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Medvedev punito per scarso impegno dall’arbitro: “Cosa ti dovrei dire? Se parlo vengo squalificato”

Daniil Medvedev si è ritirato nel terzo set della semifinale di Pechino con Learner Tien. Il russo a causa di problemi fisici, crampi, in campo si trascinava, il giudice di sedia lo ha ammonito per mancanza di combattività. Ne è nata una vivace polemica.
A cura di Alessio Morra
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Si potrebbe dire la solita partita di Medvedev, alti bassi, una vittoria quasi in pugno e invece l'ennesima amara sconfitta, resa ufficiale da un problema fisico. I crampi lo hanno fermato nel terzo set, dopo due ore giocate a ritmi altissimi. Prima di ritirarsi, però, il russo ha avuto modo di discutere con l'arbitro che, dopo aver chiamato anche il supervisor, lo ha accusato di mancanza di combattività. La risposta dell'ex numero 1 non si è fatta attendere.

Tien-Medvedev è una battaglia a Pechino

Sinner già in finale, bello tranquillo, dopo il successo su de Minaur. Medvedev e Tien hanno dato vita invece alla seconda semifinale. Un confronto generazionale tra due tennisti che hanno vissuto un'annata ai poli opposti. Il russo è molto avanti in classifica, ma aveva altre aspettative. Tien lo batté in un match maratona a Melbourne, agli Australian Open lo scorso gennaio. Una sfida in cinque set indimenticabile. Partita schizofrenica.

L'americano fa subito due break, il russo recupera e alla stretta finale fa valere bravura ed esperienza, 7-5! Nel secondo Medvedev è a un passo dalla vittoria, sul 5-3 vede la finale. Ma sul più bello si scioglie, pure a causa di problemi fisici. Tien ribalta ed è 7-5 per l'americano. Medvedev chiede l'MTO ed esce dal campo.

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Medvedev ammonito dall'arbitro per scarso impegno

Quando torna sta peggio. Ha pure i crampi. Perde il primo punto, poi serve da sotto, rapido arriva il break. La partita di fatto è finita. Lo si capisce. Medvedev si trascina da una parte all'altra del campo. Tien fa un po' di fatica, doppio fallo, prima che non entra, ma l'altro non ce la fa. Sul 40-15 l'arbitro richiama Medvedev, che a fatica si avvicina e lo accusa di mancanza di combattività.

"Sto cercando di fare il bravo, ma dico qualcosa di brutto sarò squalificato"

Il giudice di sedia lo redarguisce e gli rifila un warning, una ammonizione. Medvedev non fa la solita sfuriata, cerca di argomentare dice che davvero non sta bene e chiede all'arbitro come fa a giudicare il suo problema fisico. Arriva la risposta, con avallo del supervisor, Medvedev ribatte a modo suo: "Perché tutti gli arbitri del mondo cercano di intimidirmi? Dopo gli US Open sto cercando di essere bravo". Adel Nour, che lo ha ammonito per mancanza d'impegno, continua. Il russo torna a parlare e dice: "Se dico qualcosa di brutto vengo squalificato, ma ora cosa gli dovrei dire?".

La partita riprende, senza ulteriori sanzioni: è solo un warning. Medvedev non ne ha, prosegue a giocare passeggiando. Tien vince altri due game prima del ritiro del russo, che getta la spugna. Tien è in finale per la prima volta in carriera, sfiderà Sinner.

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