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La trasformazione del fisico di Jannik Sinner ora è lampante: il merito è del “torturatore”

Il preparatore atletico Umberto Ferrara ha svolto un lavoro fondamentale al fianco di Jannik Sinner. I miglioramenti fisici sono alla base della crescita imponente del tennista italiano, ora numero 2 ATP.
A cura di Alessio Morra
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Jannik Sinner in questo momento è il numero uno del tennis. Negli ultimi sei mesi ha vinto cinque tornei, più la Coppa Davis. 42 vittorie e 3 sconfitte, da ottobre in poi, un bilancio pazzesco. Numero due della classifica ATP, dopo il successo di Miami, ha la possibilità, tra qualche mese, di mettersi pure davanti a Djokovic. Una crescita rapidissima quella dell'azzurro, che è migliorato molto anche a livello fisico in quest'ultimo anno. Il suo preparatore atletico, il bolognese Umberto Ferrara, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua crescita, tanto quanto Cahill e Vagnozzi, i suoi allenatori. Ferrara si autodefinisce "il torturatore"di Jannik: lo ha aiutato a diventare più resistente, senza renderlo estremamente muscoloso, attraverso un lavoro calibrato e metodico.

L'allenamento di Sinner con il preparatore Umberto Ferrara

Ferrara da anni vive nel mondo del tennis, da un po' di tempo è al fianco di Sinner, anche se non è presente in tutti i tornei. Il preparatore ha un solo mantra: bisogna lavorare e bisogna farlo bene. Pianificare l'allenamento non è semplice, perché si gioca tanto durante la stagione. Per questo è stata importantissima la preparazione svolta ad Alicante nel mese di dicembre, nel corso della stagione, naturalmente, ci sono alcuni momenti in cui si effettua il richiamo.

Ma come lavora Sinner? Jannik non ama particolarmente la palestra e Ferrara, non eliminandola, ha proposto una serie di esercizi misti con racchetta e palline, ovviamente di comune accordo con Cahill e Vagnozzi. La crescita muscolare di Sinner è stata importante, ma non clamorosa, ha messo 3 chili di muscoli, già un anno fa: "Per lui essere su un campo da tennis senza avere una racchetta in mano è come fargli una violenza", disse Ferrara a Repubblica.

Umberto Ferrara celebra a Melbourne e con lo staff il successo degli Australian Open.
Umberto Ferrara celebra a Melbourne e con lo staff il successo degli Australian Open.

Il lavoro è stato impostato su un progetto a medio lungo termine perché i grandi campioni si vedono sulla distanza, e non su quella breve. Oltre al lavoro sul campo, c'è tanto lavoro sulla muscolatura con kettlebell, pesi, macchinari, elastici per gli esercizi per le spalle e Foam Roller; oltre anche a un grande lavoro aerobico con tanta corsa su strada, e diverse sessioni al chiuso tra bike e tapis roulant. Tanta fatica per Sinner nei programmi duri di Ferrara che parlando di sé, simpaticamente, dichiarò: "A lui piace giocare a tennis, meno il lavoro mio. Io sono l’antipatico del gruppo e sono tra virgolette il suo torturatore". 

Qual è l'alimentazione di Sinner: per il gelato può sgarrare

Mesi fa Sinner disse: "Sto cominciando a mettere insieme i pezzi del puzzle". Quindi non è stato importante solo il miglioramento al livello fisico. Fondamentale è anche l'alimentazione nella vita di un atleta di alto livello. Sinner è figlio di un cuoco, il papà Hanspeter fa parte anche del suo staff, da circa un anno lo porta con sé in giro per il mondo. Jannik è amante della buona cucina. Pizza e sushi sono tra le sue passioni, ma il gelato è la cosa che ama di più.

Jannik Sinner con il trofeo di Miami, il tredicesimo della carriera.
Jannik Sinner con il trofeo di Miami, il tredicesimo della carriera.

Vietatissimo il gelato, ma non sempre. In un'intervista Ferrara un anno fa disse: "I dolci sono un problema. Lui è goloso, ed è un po' faticoso. Menomale che è magro come un chiodo. Non siamo integralisti, ogni tanto un gelato può starci. Il famoso sgarro ci sta e serve per gratificare il cervello, da cui parte tutto".

Sinner ha sofferto d'insonnia

Con lo staff che lo segue da qualche anno Sinner ha modificato anche il post partita, è fondamentale recuperare energie tra un match e l'altro ed evitare infortuni. E Jannik ha dovuto combattere anche con l'insonnia a inizio carriera. Più d'una volta, in passato, dopo un match intenso, o teso, non è riuscito a prendere sonno.

Sinner dopo il trionfo di Miami è diventato il numero 2 della classifica ATP.
Sinner dopo il trionfo di Miami è diventato il numero 2 della classifica ATP.

Ma anche questa problematica è stata risolta. "Lui si deve allenare da giocatore di  tennis. Geneticamente è un atleta dotato. Poi è versatile e talentuoso: gioca benissimo a calcio ed è molto coordinato, nonostante l’altezza. Ci sono atleti che decidono di non giocare certi tornei perché hanno bisogno di recuperare, e fondamentali sono: alimentazione, sonno. E strategie come la crioterapia, vasca del ghiaccio, massaggi, osteopatia. Un aspetto cui Jannik non aveva dato importanza, e che invece adesso riveste priorità".

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