La classe di Musetti al Roland Garros: “Non rispondo a questa domanda perché è molto irrispettosa”

Lorenzo Musetti dà una lezione di rispetto al giornalista che in conferenza stampa gli fa una domanda inopportuna dopo la partita vinta contro Tiafoe. E gli spiega anche perché lo è stato: chiedergli dell'incontro con Carlos Alcaraz in semifinale del Roland Garros mentre lo spagnolo è ancora in campo con Tommy Paul è quanto di più sgradito potesse fare. È vero che lo l'iberico, uno dei più migliori al mondo e antagonista diretto di Jannik Sinner, è molto forte e favorito ma addirittura parlargli del prossimo match e sollecitare una risposta su come lo affronterà rispetto al torneo di Monte Carlo è qualcosa che al tennista italiano proprio non va a genio. Ecco perché lo scambio di battute dura pochissimo e lo gela con un secco "non voglio rispondere".
Basta ascoltare i passaggi salienti della discussione per comprendere cosa abbia spinto Musetti a prendere una posizione così netta. "Ciao Lorenzo, congratulazioni – è l'incipit dell'intervento del reporter che scivola subito sulla più classica buccia di banana -. Affronterai Alcaraz dopo aver giocato con lui in finale a Monte Carlo". E qui il 23enne giocatore di Carrara ha un sussulto e sul viso stampata l'espressione di chi si chiede: ma ho capito bene? Sì, ha capito bene… tanto da far notare all'interlocutore che forse sta andando un po' troppo oltre. "Ma come… di già, di già?", è la replica dell'azzurro.
Il giornalista non si ferma e prova ad aggirare l'ostacolo cavandosela con un tono amichevole, provando a smorzare quella che è apparsa a tutti una gaffe palese. "Molto probabilmente lo affronterai – aggiunge alludendo alla netta superiorità di Alcaraz che non dà speranze a Paul -. Quindi, come preparerai questo match? E quanto sei cambiato dal giocatore visto in campo a Monte Carlo?". Musetti fa un sorriso amaro, china il capo. Non c'è nemmeno bisogno che parli perché è chiaro come abbia preso (male) quella domanda. Alza il sopracciglio e pronuncia frasi che suonano come un rimprovero. "Ho trovato davvero irrispettoso per Tommy Paul, che sta ancora giocando, avere una domanda sulla semifinale. C'è una partita da giocare e, onestamente, non mi va di rispondere su questo argomento".

Gioco, partita, incontro: non c'è molto altro da dire. L'onestà e la lealtà con le quali si esprime sono le stesse che portano Musetti a riconoscere di aver sbagliato e rischiato grosso per quel gesto di stizza commesso durate la sfida con Tiafoe. Quel calcio alla pallina (che ha colpito involontariamente un giudice di linea) poteva costargli caro. "È stata una sfortunata coincidenza. Devo ammettere che mi sono spaventato un po' quando l'ho visto, perché non volevo fare male a nessuno. Sono andato subito a chiedere scusa al giudice di linea, mi hanno dato un warning e lo meritavo".