Kyrgios non riesce a uscirne: “Ma dai, Sinner paga questa persona centinaia di migliaia di dollari”

Mentre Jannik Sinner torna alla grande nel circuito, centrando subito la finale dell'ATP 1000 di Roma (persa con Alcaraz) dopo i tre mesi di squalifica patteggiati con la WADA, Nick Kyrgios continua a vomitare veleno sul 23enne altoatesino, riattaccando il solito disco rotto: secondo il 30enne tennista australiano, che tornerà in campo nel doppio al Roland Garros, non solo il campione azzurro ha goduto di disparità di trattamento rispetto ad altri casi di doping che sono stati puniti in maniera ben più severa, ma era ben consapevole di introdurre nel proprio corpo una sostanza proibita come il Clostebol. Kyrgios insomma va avanti con la sua narrazione del Sinner dopatosi intenzionalmente per migliorare le proprie prestazioni, a dispetto di ogni evidenza fattuale e delle stesse dichiarazioni della WADA ("doping lontano anni luce").

L'ennesimo attacco di Kyrgios a Sinner: "Paga il fisioterapista centinaia di migliaia di dollari… ma dai"
Kyrgios è tornato all'attacco in un podcast registrato un paio di giorni prima della finale di Roma: "Ragazzi, lui è il numero uno al mondo. Quindi, è tipo Nikola Jokic in termini di NBA, no? Quindi, pensi che assuma un fisioterapista per centinaia di migliaia di dollari… Fratello, paga questa persona centinaia di migliaia di dollari, e questo fisio porterà un dannato bisturi nella sua borsa senza niente intorno? Tipo, senza custodia? Starà lì a penzoloni? Si taglierà un dito, spalmerà della crema da massaggio su un taglio? Ma dai… paghi questa persona centinaia… io pago il mio fisio centinaia di migliaia di dollari per… metto la mia fiducia nella sua ricerca, nei suoi anni di lavoro per prendersi cura del mio corpo, per assicurarsi che non succeda".
"È il numero uno al mondo. Pensi che non lo sapesse? – insiste Kyrgios – Pensi che quel livello di ingenuità possa esserci quando sei il numero uno al mondo? Questi tizi sono dannatamente diligenti, fratello. Questi tizi non bevono nemmeno un sorso di dannato alcol, e permetterebbero… si comporterebbero come se non sapessero? Dai, dai. E poi pensi che sia solo una coincidenza che il CEO dell'ATP sia italiano e ora si sia dimesso? (parla di Massimo Calvelli, che ha annunciato le sue dimissioni il 4 aprile, ndr) Si è dimesso all’improvviso. Perché ti sei dimesso ora? C'è qualche motivo per questo? La PTPA sta facendo causa all'ATP e ora lui… ok, devo dimettermi ora. Perché ti dimetti? Ehi, com'è successo?". Complottismo in quantità e argomenti zero, niente di nuovo da parte di Kyrgios.