12 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Jarry vuole sbugiardare l’arbitro davanti a tutti nella bolgia del Miami Open: “Tutti devono saperlo”

Atmosfera incandescente al Miami Open durante la partita tra Jarry e Seyboth Wild, con il vincitore cileno che dopo il trionfo si è lamentato duramente con l’arbitro per il suo avversario, lamentandosi per una disparità di trattamento.
A cura di Marco Beltrami
12 CONDIVISIONI
Immagine

Atmosfera incandescente a Miami in occasione del derby sudamericano tra Jarry e Seyboth Wild. Alla fine a trionfare in tre set è stato il cileno, che si è qualificato per gli ottavi, battendo il brasiliano e regalando una gioia enorme ai suoi tifosi che durante tutto l'incontro hanno duellato a suon di cori e incitamenti contro i rivali verdeoro. E non sono mancati i momenti di tensione, soprattutto al termine del match, quando il vincitore se l'è presa con l'arbitro lamentandosi anche del comportamento del suo avversario.

Dopo la conclusione della sfida infatti, stretta di mano glaciale tra Jarry e Seyboth Wild a conferma di quanto ci sia stata tensione, anche a causa della cornice particolare in cui si è giocato. Il vincitore cileno si è soffermato a parlare a lungo con il giudice di sedia, per una discussione vibrante proprio a favore di microfoni e telecamere. Lo sconfitto nel frattempo, non ha perso tempo per tornare negli spogliatoi e infatti ha chiesto spazio con la mano al suo avversario in modo brusco, per lasciarlo alle proteste.

Non è certo una situazione usuale vedere un tennista che ha vinto la sua partita lamentarsi con l'arbitro, eppure Jarry si è voluto togliere un sassolino. Tutto è nato in precedenza dal comportamento di Seyboth Wild, che aveva fatto ricorso all'asciugamano prima del servizio quando non era consentito. Jarry ha sottolineato l'antisportività del suo avversario, chiedendo che fosse sanzionato. Tutto si è concluso con un nulla di fatto, ma non per il cileno che è tornato sull'episodio.

Ne è nato così un botta e risposta piccato con il giocatore che ha chiesto chiarimenti: "Perché può fermarmi? Non possiamo fermarci continuamente". L'ufficiale allora ha sottolineato come anche Jarry avesse perso tempo in precedenza: "Sei stato il primo a fermarti, hai fatto lo stesso", ottenendo la pronta risposta: "Ma perché mi hanno fischiato! Devo servire con il rumore? E non ho mai interrotto il suo servizio".

L'arbitro Forcadell è ritornato sull'episodio: "Va bene fermarsi, ma tu non saresti dovuto tornare all'asciugamano. Devi restare lì per servire". "Ma se lui va all'asciugamano, perché non posso andare anch'io?", la ribattuta del tennista che di fronte alla spiegazione di come il momento fosse sbagliato per asciugarsi, proprio non voleva saperne di chiudere la vicenda: "Non è il momento di parlarne? Perché non è il momento? Siamo qui. Non m'importa che ci sia molto rumore".

E Jarry ha voluto anche cautelarsi, chiedendo all'arbitro di esprimersi davanti a telecamere e microfoni in modo che tutti potessero sentire e farsi un'idea di quello che a suo dire era un errore. Un tentativo di sbugiardarlo, mettendo a nudo i due pesi e due misure utilizzati: "Lasciamo che tutti ascoltino. Voglio sapere… e tutti vogliono conoscere le regole. Perché lui può andare sull'asciugamano e io no". Messo alle strette Forcadell ha proseguito: "Non è che non puoi andare solo tu, nessuno può farlo". Jarry però si è sentito penalizzato: "Ma perché io posso e lui no? Mi ha rallentato, non poteva andare a prendere l'asciugamano mentre cercavo di servire. Io non l'ho disturbato, e non ho interrotto nulla era l'inizio del gioco".

La discussione dunque è andata avanti per qualche minuto con Jarry che alla fine ha deciso di chiuderla, anche per prendersi la scena con i suoi tifosi. D'altronde questi ultimi si meritavano di festeggiare insieme al proprio beniamino.

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views