Jarry protesta, sa che qualcosa non va nel match con Norrie: la Regola 20 non è applicata

Persi Jack Draper e Emma Raducanu, l'Inghilterra tennistica si aggrappa a Wimbledon al redivivo Cameron Norrie, che sta provando a risalire in classifica dopo essere stato numero 8 tre anni fa. Il 29enne mancino nato a Johannesburg in Sudafrica da padre scozzese e madre gallese si è qualificato per i quarti di finale – dove affronterà martedì, chiaramente da sfavorito, il campione in carica Carlos Alcaraz – battendo Nicolas Jarry in una battaglia di cinque set durata 4 ore e mezza. Il match contro il cileno ha vissuto un momento polemico dopo i primi due set vinti da Norrie, quando Jarry ha protestato con l'arbitro per qualcosa che secondo lui stava violando chiaramente le regole: il comportamento del britannico quando era al servizio, precisamente tra la prima e la seconda palla.
Norrie aveva appena vinto il secondo set al tie-break ed era uscito dal campo per una sosta in spogliatoio, quando un frustrato Jarry seduto al fianco del seggiolone dell'arbitro gli si è rivolto per sapere da lui quale fosse la regola del tempo massimo che un tennista deve rispettare tra primo e secondo servizio: "Allora, qual è la regola? È una tua interpretazione? Il problema è: è normale farlo quando influisce sull'altro giocatore? Devi intervenire o devo solo sopportare? Può smettere di farlo, non è un tic nervoso. È qualcosa che può controllare. Io devo giocare con qualcosa che mi influenza. Si può cambiare, non è qualcosa che non si può cambiare. Voglio solo giocare secondo le regole perché mi riguardano. Se non c'è una regola, dimmelo e non potrò farci niente".

Il commentatore della BBC ed ex tennista John Lloyd a quel punto ha commentato in diretta quello che stava accadendo: "In realtà è insolito. Si fanno molti palleggi con il secondo servizio, ma non credo ci sia una regola". E invece la regola c'è, anche se non è stringente e precisa quanto ai secondi che devono trascorrere, così come invece lo è tra la fine di un punto e quello successivo, quando un cronometro posto sul campo scandisce il countdown dello ‘shot clock', dando 25 secondi ai due tennisti (sia chi serve che chi riceve) per essere pronti a giocare.
La fattispecie del tempo concesso tra prima e secondo palla di servizio è disciplinata dalla regola 20 del regolamento ITF, che recita così per quanto riguarda chi batte: "Se il primo servizio è sbagliato, il battitore dovrà servire di nuovo senza ritardo". Quel "without delay" lascia dunque margine discrezionale all'arbitro se intervenire o meno, punendo con un warning e poi eventualmente con ulteriori sanzioni il colpevole dell'infrazione.

Che Jarry non avesse tutti i torti nella sua protesta lo ha riconosciuto anche successivamente nel match l'ex numero uno inglese Tim Henman, che ha contato i palleggi fatti da Norrie prima del secondo servizio: "Sono stati 22 rimbalzi con la racchetta… è insolito". E Lloyd era d'accordo: "È troppo. Non capisco".
Il cileno ha poi portato il match al quinto set, arrendendosi alla fine nel tripudio degli spettatori dell'All England Club. Dopo la partita i due si sono stretti la mano in modo teso, frangente commentato in maniera tranquilla da Norrie successivamente: "Mi ha detto che ero un po' troppo esplicito nell'esultare durante il match, ma quella è la mia energia. Io gli ho detto che ha lottato benissimo ed è stato un incontro fantastico. Ho apprezzato molto anche i tifosi cileni, che mi hanno applaudito alla fine".