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Internazionali d'Italia a Roma

Il fratello di Berrettini racconta il riscaldamento di Sinner prima di Ruud: ha visto cose “inumane”

Jacopo Berrettini, fratello minore di Matteo, racconta com’è andato il riscaldamento che ha fatto con Jannik Sinner prima che il numero uno al mondo distruggesse Casper Ruud agli Internazionali di Roma: “Ha una capacità inumana”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Casper Ruud non se l'è presa, anzi ha confessato che "è stato divertente" essere triturato da Jannik Sinner nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia a Roma, una lezione durissima durata appena un'ora di gioco, in cui l'attuale numero 7 al mondo ha conquistato un solo game. "È la prestazione più vicina alla perfezione che abbia mai visto da giocatore in campo", ha sintetizzato il norvegese, e non c'è molto da aggiungere. L'ottimo Casper, fresco vincitore di un 1000 a Madrid – mica un torneo condominiale – e dunque caldissimo nel periodo, contro Sinner ha fatto la figura di uno sparring partner. Chi sparring di Jannik lo è stato nel vero senso della parola, e lo ha fatto proprio prima del match con Ruud, è stato Jacopo Berrettini: il fratello minore di Matteo, che è numero 336 al mondo, ha raccontato cosa ha visto di "inumano" in quella macchina da tennis che stava dall'altra parte del campo.

Jacopo Berrettini ha visto un mostro: "Sinner ha una capacità inumana"

"Tra due orette giocherò con Jannik Sinner, lo scalderò per il match contro Ruud di stasera – ha spiegato il 26enne Jacopo nel video pubblicato sul profilo ufficiale della Federtennis – Sicuramente una cosa impressionante è che sembra che giochi sempre al cesto (l'allenamento in cui il giocatore colpisce una serie di palle consecutive e ravvicinate, servite dall'allenatore prendendole da un cesto, ndr), perché ha un tempo sulla palla e una capacità di controllare il suo corpo che è veramente inumana".

Il paragone con Djokovic: "Solo lui mi ha dato la stessa impressione"

Il fratello di Berrettini conosce solo un altro tennista uguale a Sinner da questo punto di vista, qualcuno che ha fatto la storia di questo sport, Novak Djokovic: "Io ho giocato con gente molto forte e devo dire che come lui forse solo Djokovic mi ha dato questa impressione. Ogni palla che gli giochi dà l'idea che lui sappia già dove arriva, a che velocità, come rimbalza, cioè veramente, sembra che stia facendo cesto. Lui riesce in qualsiasi situazione ad arrivare e a tirare con una velocità e una pesantezza impressionante. Questa è l'impressione che dà anche durante i match, perché lo vedi che è in un controllo del suo corpo, dell'azione, del punto impressionante. Diciamo che tante persone colpiscono bene, ma poche persone arrivano così bene sulla palla e lui non a caso è il numero uno al mondo, però su questo è veramente speciale".

Jannik Sinner prima di entrare in campo per fare a pezzi Casper Ruud a Roma
Jannik Sinner prima di entrare in campo per fare a pezzi Casper Ruud a Roma

Il campione che si vede in campo è peraltro l'altra faccia di un ragazzo splendido fuori: "È sicuramente una persona molto umana, molto empatica, nella sua posizione potrebbe anche fregarsene un po' di tutti e andare per la sua strada, invece non lo fa mai – spiega Jacopo – Così come lo fa con me lo fa anche con le persone fuori, quando ci alleniamo è sempre molto disponibile , molto anche gentile nel rivolgere anche un semplice sorriso, un saluto al pubblico". Un numero uno, insomma: Jannik Sinner.

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