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Coppa Davis 2023: le news sul torneo di tennis

Il capitano dell’Australia si toglie la medaglia dopo la finale: “Sono stufo, non è la Coppa Davis”

Lleyton Hewitt molto amareggiato dopo la sconfitta della sua Australia in finale di Coppa Davis contro l’Italia, si scaglia ancora una volta contro il nuovo format del torneo di tennis.
A cura di Marco Beltrami
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Sognava ovviamente un epilogo di Coppa Davis diverso Lleyton Hewitt che ha visto la sua Australia battuta dall'Italia già dopo i singolari. Il capitano gialloverde non ha digerito bene il ko come già dimostrato in occasione della premiazione quando si è lasciato andare ad un gesto non piacevole. Si è tolto subito la medaglia d'argento dal collo dopo la premiazione l'ex numero uno del mondo, come evidenziato da Ubitennis. Il preludio poi a parole amare soprattutto nei confronti del format della Davis.

Sconfitto in finale per la seconda edizione consecutiva, Hewitt non è riuscito a contenersi pur riconoscendo i meriti degli avversari e in particolare dello straripante Jannik Sinner. Le cose però per l'Australia sarebbero potute andare diversamente se la superficie fosse stata un'altra e se dunque il regolamento della Coppa Davis fosse stato quello vecchio. In passato infatti le nazionali ospitanti potevano scegliere il campo ideale alla luce delle proprie caratteristiche. Il capitano dunque senza troppi giri di parole ha tuonato: "Sono davvero stufo! Non c'è andata e ritorno nei playoff, non ci sono partite da cinque set. Non è l'ideale. Giochiamo sempre sulla stessa superficie. Ad essere sincero, sì, sono stufo",

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D'altronde Hewitt si accoda dunque al coro di chi non gradisce questo nuovo regolamento della competizione che è più "concentrata" e prevede appunto meno partite, più ravvicinate, e tutte su un'unica superficie: "Questa non è la Coppa Davis. Giocare sulla terra, sull'erba, all'aperto. Ci sono altre situazioni. Ed è frustrante che non ci siano tutti i tipi di superfici e condizioni in Coppa Davis, soprattutto in queste grandi partite finali".

A prescindere da questa polemica, Hewitt non ha potuto che elogiare comunque chi a Malaga si è impegnato affinché tutto andasse per il meglio.A suo dire loro hanno fatto il massimo che era nelle proprie corde: "Hanno le mani legate, per il format che hanno scelto hanno fatto un grande evento". E sul trionfo azzurro, facilitato dalla superficie favorevole, parole di stima per Sinner: "Le condizioni lo hanno aiutato, ma ha dimostrato perché è tra i quattro migliori al mondo".

Per quanto riguarda il gesto finale, e il non voler mantenere la medaglia d'argento al collo, Hewitt giustifica tutto con il dispiacere: "Dispiace per i ragazzi perché ci siamo arrivati ancora una volta maledettamente vicini – riporta Ubitennis – Oggi il primo match, quello di Popyrin, poteva finire in entrambi i modi. Alexei ha giocato molto bene. Si è creato molte opportunità. Fossimo arrivati al secondo match sull’1-0 per noi, sarebbe stato tutto diverso. Comunque, sono molto orgoglioso dei nostri ragazzi, del nostro staff, della squadra. Abbiamo fatto tutto ciò che potevamo e ci siamo arrivati vicini ancora una volta”.

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