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I segreti del fisico di Berrettini, forgiato da altri sport: il tennis è arrivato tardi

Matteo Berrettini è oggi uno dei più forti tennisti al mondo, il suo talento, la sua abnegazione e il suo fisico gli hanno fatto raggiungere le prime posizioni.
A cura di Alessio Morra
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Matteo Berrettini sta scalando posizioni nel mondo del tennis. Il tennista italiano continua a migliorare e a progredire, da un anno, almeno, i suoi avversari, anche i migliori, lo temono. Berrettini ha un gioco vario, molto completo, ha una mano di delicata ma vince anche grazie al suo fisico portentoso, o come si sarebbe detto una volta grazie al suo fisico da ‘corazziere'. Altezza di 196 centimetri per 95 chili di muscoli. Fa paura l'azzurro, che ha avuto un percorso anomalo rispetto ai suoi titolati colleghi tennisti. La sua parabola ha quasi dell'incredibile.

Oggi quando si parla di Berrettini si pensa subito alla finale disputata a Wimbledon dal tennista romano o, da qualche giorno, alla battaglia con Nadal e al suo fantastico Australian Open. Ma forse nemmeno lui stesso, guardando un po' indietro, non avrebbe creduto, quando era ragazzino, di ottenere questi risultati e di fare questa carriera che è già meravigliosa, e che può diventare ancora molto più bella. Perché da bambino il percorso sportivo di Berrettini è iniziato con il judo, intervallato poi con nuoto e un po' di basket. Il judo gli piaceva, ma il tennis pian piano è entrato nella sua vita. Il fratello minore, Jacopo, inizia a giocare e chiede a Matteo di fare qualche scambio, Matteo si diverte, molla il judo e cambia sport. I risultati arrivano, ma non sono stellari. Per intenderci, da ragazzino Berrettini non era il ‘classico' predestinato come lo sono stati Nadal e Federer o lo è Sinner, al quale tutti garantiscono successi infiniti.

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Matteo ci crede sempre, e alle soglie dei 22 anni gioca il primo torneo ATP della carriera a Doha, dopo aver superato le qualificazioni. Da quel momento in poi ha un'evoluzione clamorosa. Sia a livello mentale che fisico. A rileggere alcune sue dichiarazioni del passato viene quasi da sorridere, pensando sia al suo fisico che soprattutto ai suoi risultati, a ‘Tennis Italiano' disse: "Dal punto di vista fisico faccio fatica (aveva 18 anni ndr.), la preparazione è fondamentale, voglio aumentare il rendimento del mio fisico. Ci sono giovani come Coric e Zverev che in un mese hanno cambiato tutto, non accorgendosi del cambio di categoria. Sarebbe bello fare come loro, ma sono consapevole che il percorso sarà lungo".

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Il percorso per arrivare al vertice è stato lungo, ma da tre stagioni Berrettini è uno dei top player del tennis mondiale. In alto ci è arrivato grazie al suo gioco vario, perché i suoi colpi sono potenti, ma ha anche un tocco delicato, e il suo fisico è fondamentale nei suoi risultati. Intanto lo è per il poderoso servizio, ma lo è anche per le dure battaglie, perché nonostante sia alto quasi due metri e porti con sé una mole notevole, Matteo regge match da quattro ore o più, come ha fatto con Alcaraz e Monfils. L'evoluzione tecnica e fisica sono state determinanti e lo hanno aiutato nel portarlo nella top ten del tennis, e l'italiano ha anche prospettive concrete per l'ingresso tra i primi cinque della classifica ATP.

Anche se, purtroppo, il tennista italiano va soggetto troppo spesso a infortuni. Un problema addominale gli ha impedito di giocare gli ottavi di finale degli Australian Open 2021, mentre un infortunio muscolare alla coscia lo ha messo fuori causa dalle Olimpiadi di Tokyo, e soprattutto un altro problema fisico non gli ha permesso di vivere da protagonista le Finals di Torino. Ma va sempre ricordato che non è semplice per nessuno, muoversi, giocare a tennis, nei tornei Slam partite da 5 set, o nei tornei 1000 o 500 match uno dietro l'altro, avendo una mole notevole sulle spalle.

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