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Fognini e il trapianto di capelli: “Ho paura, Nadal mi ha detto che c’è passato”

Fabio Fognini a 34 anni è ancora nei primi 30 tennisti al mondo ed oggi è approdato al terzo turno del Roland Garros battendo Fucsovics. Il ligure non si fa illusioni sul prosieguo del torneo e confessa che comincia ad avvertire il peso dell’età: “Sul recupero sto notando che faccio più fatica”.
A cura di Paolo Fiorenza
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34 anni compiuti da poco, il 29simo posto nel Ranking ATP, un terzo turno raggiunto oggi al Roland Garros battendo Fucsovics: Fabio Fognini non molla, anche se qualche pensiero sull'età che avanza gli viene, come confessa in un'intervista a ‘Repubblica': "La vecchiaia? Lo dicono i capelli… dovrò farmi l'intervento prima o poi… Rafa Nadal mi ha detto che c'è già passato, ma io ho una fifa…".

I capelli possono aspettare, il presente dice che il ligure è ancora competitivo, nonostante l'intervento subìto ad entrambe le caviglie l'anno scorso: "Le mie caviglie sono le più giovani di sempre – dice con sicurezza – È sul recupero che sto notando che faccio più fatica, non ho più vent'anni, accidenti. Soprattutto quando sei stato tanto fermo, e gli ultimi due anni sono stati troppo particolari, non si è giocato. Io continuo a fare il mio finché avrò voglia e avrò questo fuoco dentro, per il resto è giusto, e penso sia normale, che ci sia questo cambio generazionale: agli altri auguro il meglio. Da italiano sono contento perché per i prossimi dieci anni siamo a posto con questi ragazzi".

Se potesse tornare indietro, Fognini confessa che qualcosa cambierebbe: "Parlo tanto in campo e parlo poco fuori. Questo è stato un errore della mia carriera e, avessi dieci anni di meno, cercherei di correggerlo. Ma adesso, a 34 anni, cosa vuoi cambiare? Io non sono di quelli che pensano che non è mai troppo tardi. Ho sempre dimostrato le mie debolezze, il mio carattere che è questo. Quindi è giusto che la gente parli per quello che vede, lo accetto. Peccato solo che non tutti abbiano potuto avere la fortuna di capire davvero chi sono e la mia colpa è di non averli avvicinati più di tanto. Ecco, questo lo ammetto".

Adesso il tabellone di Parigi lo metterà di fronte nel terzo turno all'argentino Delbonis, ma il tennista sanremese non si fa molte illusioni sulla seconda settimana: "Aspettative non ne ho. Così almeno non mi creo delle ansie. Ho iniziato molto bene l'anno, ma adesso siamo con le ruote nel fango e bisogna uscirne a testa alta. In questo momento ci sono altri tennisti davanti, è giusto parlare di loro: io tento di giocarmi le mie carte nel miglior modo possibile. Cerco di giocare bene Parigi e Wimbledon e poi trarremo le conclusioni: in fondo il mio fisico inizia a essere un po’ stanco. È un messaggio? No, nulla di definitivo. Voglio solo cercare di prepararmi al meglio per gli appuntamenti: c'è l’Olimpiade, per esempio. Vorrei esserci, ma vediamo".

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