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La speciale dedica di Musetti a Montecarlo dopo la vittoria su Djokovic: è un messaggio polemico

La dedica speciale di Musetti dopo la vittoria su Djokovic negli ottavi di finale a Montecarlo. È un messaggio per tutti i detrattori del suo team.
A cura di Marco Beltrami
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Lorenzo Musetti ha compiuto una vera e propria impresa a Montecarlo battendo in tre set Novak Djokovic nella partita degli ottavi di finale. La vittoria più importante della carriera per il tennista italiano, che ora affronterà nel derby Jannik Sinner, con in palio un posto in semifinale.

Dopo l'eccezionale successo il giocatore carrarino non ha nascosto l'emozione così come i componenti del suo team. Lacrime di gioia all'interno del suo angolo, con Musetti che a fatica è riuscito a non piangere. Prima però è arrivato il momento della classica dedica sulla telecamera, una procedura consueta per i giocatori che vincono in occasione dei tornei ATP.

Dopo essersi avvicinato alla telecamera, Musetti con un pennarello verde ha scritto sullo schermo "Supercoach?", con tanto di iniziali. Cosa vuol dire questa parola, e perché Lorenzo l'ha scritta? Si tratta di una vera e propria rivincita contro tutti quelli che negli ultimi mesi difficili, contraddistinti da risultati non brillanti avevano consigliato al giocatore di avvalersi della consulenza appunto di un "supercoach", ovvero un allenatore-tecnico di caratura internazionale, possibilmente ex giocatore di livello top.

Una scelta che tanti giocatori, anche di primissimo livello, hanno effettuato in passato e che è stata proposta a Musetti quasi a sottolineare la necessità di fare un ulteriore step come se non bastassero più Tartarini e i suoi collaboratori. Lorenzo ha voluto dimostrare a parole, oltre che con i fatti che non è così. Una vera e propria rivincita personale per lui.

Dal riscatto dunque alla commozione per Musetti che nell'intervista post-match si è mostrato molto emozionato: "Faccio fatica a non piangere. Una partita incredibile, con la sospensione. All’inizio le condizioni erano facili, non quelle a cui ci eravamo abituati. Sono molto molto orgoglioso di me. Vedo le immagini e per me è un sogno, faccio fatica a non piangere. Non sono riuscito a trovare l’equilibrio sul lancio di palle. Però gli scambi erano molto intensi e lunghi. Battaglia dura sotto il profilo fisico e mentale, considerando che era contro Novak".

Una battuta anche sulla prossima partita contro Jannik Sinner, un derby dal sapore speciale: "Sinner? Sarà divertente ma non voglio pensarci proprio, voglio godermi per una mezzoretta il risultato prima della battaglia con un amico, per fortuna un italiano sarà in semifinale. Sono contento per il nostro tennis per la federazione". E infine anche un bellissimo messaggio per lo sfortunato Berrettini: "Mi era tremata la mano per la paura di vincere ma sono contentissimo e non posso descrivere quello che provo è come se stessi sognando. Ci conosciamo bene con Jannik, volevo augurare buona fortuna a Matteo che ritornerà a far valere i colori dell’Italia".

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