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Chi è Mannarino, avversario di Sinner a Cincinnati che fu tra i più duri sul caso Clostebol

Il 37enne francese, mancino dal gioco piatto e imprevedibile, non ha mai battuto l’azzurro nei precedenti. Fu protagonista di dichiarazioni polemiche sul caso di positività poi archiviato, sollevando dubbi senza prove.
A cura di Marco Beltrami
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Adrian Mannarino in passato non ha parlato di Jannik Sinner solamente in merito ai loro confronti, tutti chiusisi con la vittoria dell'azzurro. Il 37enne francese, che a Cincinnati affronta per la quarta volta in carriera il numero uno al mondo, si è espresso anche in merito all’ormai chiuso caso Clostebol in modo molto duro.

Mannarino e le durissime parole su Sinner per il caso Clostebol

Nello scorso dicembre, interpellato da RMC Sport, Mannarino fu perentorio sulla positività di Jannik Sinner. Il tennista transalpino dimostrò di non aver letto le carte e i documenti ufficiali e, prima della conclusione definitiva della questione con l’accordo tra il giocatore e la WADA, parlò senza filtri del caso dell’azzurro e di Swiatek.

"Io… non credo più a Babbo Natale. Quindi, ecco, se c’è qualcuno che vuole ancora crederci, può farlo. Ma no, non è troppo il mio caso. Sono disposto a concedere loro il beneficio del dubbio, però è comunque molto sorprendente perché l’anno scorso ci sono stati due controlli positivi tra i 300 migliori giocatori al mondo… e sono i due numeri uno al mondo. Quindi, ok, per sbaglio puoi anche prendere una pillola sbagliata o una vitamina sbagliata, ma è comunque molto sorprendente".

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L'avversario di Sinner a Cincinnati non credeva a Jannik

Nonostante sia stato certificato in modo chiaro come sia avvenuta la contaminazione, con la ricostruzione offerta dal team Sinner accettata in pieno e confermata dagli esperti, Mannarino ha manifestato surreali perplessità alludendo a possibili scorrettezze: "Se fa male al mio sport? Non necessariamente, perché ho l’impressione che le istituzioni si siano occupate bene di tutta la questione per, alla fine, farli passare per atleti molto puliti, quasi vittime di tutto questo. Ma io trovo la cosa complicata. Mi vedo tutte le mattine, a 36 anni, quando mi alzo zoppicando e penso che…".

La chiosa è stata una definitiva stoccata, con Mannarino poi smentito anche dalle motivazioni ufficiali degli addetti ai lavori sulla chiusura del caso Sinner: "Gli antidolorifici? Dover essere in campo contro ragazzi di 20-25 anni, se non sono puliti, diventa complicato. Quindi ecco, spero per loro che siano puliti. Ma, beh… ho dei dubbi". E ora a parlare sarà il campo.

Chi è Adrian Mannarino, prossimo avversario di Sinner

Adrian Mannarino classe 1988 è uno dei veterani più ostinati del circuito capace di salire fino alla 17a posizione del ranking (oggi è 89). Mancino di origini italiane, ha un gioco vario che spesso punta a spezzare il ritmo dell’avversario. In carriera ha battuto nomi pesanti grazie a intelligenza tattica. Fuori dal campo è diretto, spesso senza filtri, qualità che lo rende rispettato ma anche discusso. A Cincinnati affronta per la quarta volta Sinner, contro cui è ancora a secco di vittorie. 5 i tornei vinti in carriera, con il migliore risultato nello Slam che è stato la semifinale degli Australian Open nel 2016

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