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Camila Giorgi come Djokovic dopo lo scandalo vaccini: rischia l’espulsione dall’Australia

A pochi giorni dall’inizio degli Australian Open esplode il caso Camila Giorgi. La tennista italiana potrebbe essere espulsa nel caso trovassero riscontro le accuse relative allo scandalo delle certificazioni vaccinali Covid false.
A cura di Marco Beltrami
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La marcia d'avvicinamento agli Australian Open 2022 in programma dal 17 gennaio al 30 gennaio 2022 è contraddistinta dal caso Camila Giorgi. La tennista italiana è finita al centro di una controversia legata ai visti per l'ingresso in Australia che potrebbe costarle molto caro. Ancora una volta, l'oggetto della discordia è la certificazione di vaccinazione Covid-19, per una situazione però diversa rispetto a quella di Novak Djokovic che nella scorsa edizione dello Slam fu espulso dall'Australia.

Mentre Nole dopo il caos dell'anno scorso è stato riaccolto in Australia dove ha già vinto il primo torneo ad Adelaide, c'è grande incertezza sulla situazione di Camila Giorgi. Quest'ultima infatti è finita sotto inchiesta per il presunto utilizzo di una falsa certificazione vaccinale nello scorso anno, imprescindibile per l'ingresso in terra aussie. Basti pensare appunto che proprio l'ex numero uno al mondo serbo fu costretto a lasciare la terra dei canguri con tanto di ban, dopo che il suo visto con annessa esenzione medica non fu considerato valido, e dunque annullato.

Negli ultimi giorni l'attuale numero 69 del ranking WTA è finita nell'occhio del ciclone dopo le dichiarazioni della dottoressa Daniela Grillone. Quest'ultima è indagata con l'accusa di aver consegnato false vaccinazioni contro il Covid a celebrità e personaggi pubblici, dopo essere stata anche arrestata a febbraio per la somministrazione di sieri falsi. Ai microfoni del Corriere del Veneto, la dottoressa ha dichiarato: "La famiglia Giorgi è in cura con me da molto tempo. Camila Giorgi soffriva del cosiddetto gomito del tennista. Poco prima dell'inizio dell'estate era venuta chiedendo la possibilità di ottenere una falsa prova di tutti i vaccini obbligatori, oltre al vaccino anti-Covid. Posso confermare con assoluta certezza che nessuno dei vaccini è stato effettivamente somministrato. Non ho ricevuto alcun pagamento in quel caso. Sono profondamente turbato e dispiaciuto per la mia azione".

Camila Giorgi durante l'edizione 2022 degli Australian Open
Camila Giorgi durante l'edizione 2022 degli Australian Open

Dunque la tennista italiana avrebbe utilizzato un documento falso per entrare in Australia ad inizio 2022 e partecipare agli Australian Open. Un'accusa pesantissima, su cui la Women's Tennis Association vuole vederci chiaro. Prima di intraprendere ogni tipo di azione, l'associazione che riunisce le giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo ha dichiarato in una nota: "Siamo a conoscenza delle accuse e stiamo attualmente monitorando la situazione e le eventuali indagini che potrebbero essere portate avanti". 

Al momento le persone che arrivano in Australia non sono più tenute a dimostrare la prova della vaccinazione al Covid 19, e quindi anche Novak Djokovic è stato riaccolto a braccia aperte. La stessa Giorgi si trova già in Australia dove ha incassato la prima sconfitta della stagione nelle qualificazioni del torneo di Adelaide. Se le accuse dovessero essere confermate però, per lei potrebbero arrivare provvedimenti esemplari. Un portavoce del Dipartimento degli affari interni ha rifiutato di confermare se i funzionari stessero indagando sulla situazione di Giorgi, citando obblighi di privacy: "Tutte le accuse di informazioni fraudolente o falsificate relative a una domanda di visto vengono valutate per determinare la veridicità delle affermazioni. Se un documento presentato a sostegno di una domanda di visto risulta fraudolento, il visto può essere rifiutato o annullato".

Nel caso in cui dunque il ministro degli Interni giudicasse falso un documento, il dipartimento dell'Immigrazione potrebbe chiedere a qualsiasi richiedente il visto nel Paese di andarsene e applicare un divieto di rientro di tre anni. Questo tipo di disposizione potrebbe essere utilizzato anche sulla base di informazioni storiche sulle domande di visto passate. Questo significa che Giorgi potrebbe dunque essere immediatamente espulsa dall'Australia.

D'altronde fornire informazioni false su una domanda di visto potrebbe anche comportare sanzioni penali, anche se è raro che governo persegua le accuse. Il CEO di Tennis Australia Craig Tiley, che si occupa dell'organizzazione degli Australian Open, ha dichiarato: "Penso che ci sia ancora molto da scoprire su questo e penso che alla fine spetterà alla loro famiglia e alle autorità competenti, incluso il tour". 

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