Bublik scioccato ha una bizzarra spiegazione su Jannik Sinner: “È intelligenza artificiale”

Un'ora e ventitré minuti sono bastati a Jannik Sinner per battere Bublik e qualificarsi per i quarti degli US Open. Un risultato nelle proporzioni (6-1 6-1 6-1) sensazionale, se si pensa che a volte in un'ora si gioca un set. In poche parole è stato un massacro tennistico. Sinner affronterà Musetti, mentre Bublik dopo essere stato surclassato ha riempito di elogi l'avversario e su Jannik ha un'idea chiara: è stato generato dall'intelligenza artificiale.
"Jannik creato dall'intelligenza artificiale"
Non c'è stata mai partita sull'Artur Ashe dove il kazako è stato spazzato via. Bublik non è riuscito a opporre la minima resistenza al numero 1 della classifica ATP, ma non l'ha presa male, anzi. Al momento della stretta di mano sorrisi ed elogi per Sinner, che si è sentito dire: "Cavolo, sei fortissimo, è pazzesco. Io non sono scarso, ma che ca**o". Questo a caldo. Ma prima e dopo la partita Bublik ha ribadito un concetto, o meglio il suo pensiero, che non è mai convenzionale. Prima di scendere in campo parlando con la ESPN aveva dichiarato: "Sinner sembra un giocatore generato con l'intelligenza artificiale".
Nel 2021 Bublik disse a Sinner: "Tu non sei umano"
Pensiero ribadito totalmente dopo aver preso una stesa memorabile. Una volta rientrato negli spogliatoi, Bublik si è collegato a Instagram e ha scritto solo due lettere sul suo profilo: "AI", cioè intelligenza artificiale. Non è la prima volta che il kazako esprime un parere del genere riguardo Sinner. Bublik nel marzo 2021, quando Jannik era ben lontano dalla sua versione attuale, dopo essere stato sconfitto nel torneo 1000 di Miami, a rete (dopo la sconfitta) gli disse: "Tu non sei umano, hai 15 anni e giochi già così". Si può dire che l'estroso tennista kazako ci abbia visto lungo.
Bublik non aveva mai perso il servizio agli US Open
Che Sinner fosse favorito era piuttosto chiaro, ma un punteggio del genere era totalmente inaspettato. Nemmeno nel primo turno Jannik ha impallinato in questo modo l'avversario. Inoltre Bublik veniva da un momento di forma eccellente, aveva vinto 16 delle ultime 17 partite, tre titoli ATP da giugno in poi, e soprattutto agli US Open non aveva mai perso il servizio. Contro l'italiano lo ha perduto addirittura otto volte.