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Australian Open

Berrettini ha vissuto un incubo in campo: “Ero nella sua ragnatela e mi stava addormentando”

Non è stato facile per Berrettini battere la wild card Kozlov, per conquistare il terzo turno degli Australian Open dove affronterà Alcaraz. Il tennista italiano ha parlato delle sue difficoltà.
A cura di Marco Beltrami
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Berrettini dovrà vedersela contro Carlos Alcaraz nel terzo turno degli Australian Open. Si tratta senza dubbio del primo vero banco di prova per il primo dei tennisti italiani, contro un giocatore temibile e in grande ascesa, che lo ha già battuto nella scorsa stagione a Vienna. Uno degli aspetti positivi, è legato proprio al fatto che Matteo conosce bene il talento classe 2003 e dunque non c'è il rischio di ripetere quanto accaduto nella sfida valida per il secondo turno, contro Kozlov.

Il giocatore capitolino, 7a testa di serie del tabellone, partiva ampiamente con i favori del pronostico. Lo statunitense numero 169 Atp è entrato in gioco grazie ad una wild card, e nonostante il successo all'esordio su Vesely, sembrava un avversario assolutamente alla portata di Berrettini. Quest'ultimo però ha dovuto sudare più del dovuto per avere la meglio del ragazzo di origini macedoni, abile anche a conquistare un set. Fortunatamente, l'azzurro è riuscito a rimettere il match in carreggiata sfruttando il suo gioco esplosivo e in particolare il suo servizio.

Di certo le condizioni di Berrettini, nonostante il messaggio rassicurante nel post-match sulla telecamera, non sono al top. Ma non è stato sicuramente l'aspetto fisico a causargli problemi nella sfida contro Kozlov. Le sue dichiarazioni nella conferenza stampa successiva alla gara hanno evidenziato, come l'ultimo avversario sia riuscito a complicare i piani dell'azzurro, tessendo una pericolosa ragnatela, da cui è stato difficilissimo tirarsi fuori.

Berrettini ha spiegato, con grande schiettezza: "Penso di non aver giocato oggi la migliore partita della mia vita, ma credo che sia merito del mio avversario. Lui mi ha fatto giocare in questo modo. È un giocatore davvero difficile da affrontare, non lo sapevo. Non ho mai giocato con lui prima di oggi, nemmeno a livello juniores. Ha cercato di addormentarmi con il suo gioco. Come se non stesse colpendo la palla (rallentando dunque il gioco, ndr), facendolo di proposito per farmi andare più piano. Penso che abbia fatto la sua ragnatela, come un ragno, e io ci sono caduto dentro".

Di certo, conoscendo lo stile di gioco aggressivo e potente di Alcaraz, Berrettini nel prossimo turno non dovrebbe avere sulla carta lo stesso tipo di problemi. L'aspetto più preoccupante al momento per il tennista italiano è quello legato alla necessità di recuperare in fretta la migliore forma fisica, in vista del match contro un giocatore cresciuto in maniera impressionante anche  a livello muscolare: "Sono stanco, peggio rispetto al primo turno. Spero di stare meglio, è sempre difficile recuperare da un match complicato. La cosa importante oggi era portare avanti il risultato. Devo prendere un match alla volta e pensare a quello, mi sento comunque abbastanza bene".

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