video suggerito
video suggerito

Sofia Goggia: “Andai da Roberto Baggio dopo l’infortunio, mi disse una frase. Non pensavo di farcela”

Sofia Goggia racconta per la prima volta l’incontro avuto con Roberto Baggio subito dopo l’infortunio. La campionessa azzurra voleva incontrarlo: “Io ero andata da lui per porgli delle domande”.
A cura di Fabrizio Rinelli
6 CONDIVISIONI
Immagine

Sofia Goggia si è lasciata ormai alle spalle quel terribile infortunio subito nel febbraio 2024 quando durante un allenamento a Ponte di Legno rimediò la rottura di tibia e malleolo destro, portando alla chiusura anticipata della sua stagione agonistica. Oggi la sciatrice alpina italiana, campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang 2018, vincitrice di quattro Coppe del Mondo di discesa libera e di due medaglie mondiali, ha come obiettivo le Olimpiadi 2026 a Milano-Cortina di febbraio. Nel corso di un'intervista rilasciata a ‘Passa dal BSMT', il podcast ideato e condotto da Gianluca Gazzoli, la Goggia ha approfondito proprio il discorso relativo al suo infortunio raccontando cosa accadde subito dopo.

Fu uno dei momenti più difficili della sua carriera e per un attimo ha temuto di non potercela fare a rimettersi sugli sci. Questa l'ha spinta a trovare delle risposte, anche da persone lontane dalla sua vita e dal suo momento, come Roberto Baggio. Il ‘Divin Codino' ha infatti ospitato la Goggia a casa sua. "Sono andata a casa sua un giorno proprio perché non riuscivo a uscirne mentalmente e spiritualmente da questa cosa – spiega -. Quello è stato un incontro che mi ha dato tantissimo di cui io è la prima volta che ne sto parlando". Le parole di Baggio furono fondamentali per la Goggia.

Sofia Goggia in pista.
Sofia Goggia in pista.

Le parole di Sofia Goggia sull'incontro con Baggio

La campionessa italiana aveva bisogno di certezze. Nella sua carriera, oltre all'ultimo infortunio, ne aveva avuti anche altri: "Due crociati a destra, poi un'altra operazione menischi a destra e un'operazione al ginocchio sinistro dove avevo rotto un po' tutto e quindi crociato senza dimenticare la mano l'avambraccio e la tibia l'anno scorso". Insomma, ciò che è accaduto durante l'allenamento a Ponte di Legno mise Sofia Goggia completamente in crisi: "Avevo il pilone tibiale, che è l'ultima parte della tibia, frantumato, esattamente come quando prendi un pacchettino di cracker che è stato sotto i libri, in mille pezzi". L'operazione andò bene ma nonostante questo la Goggia era confusa: "Quando uscirono anche le frasi di circostanza come ad esempio: ‘Tornerò anche questa volta' lì ho avuto uno scatto d'odio perché pensavo di non poter tornare più". 

Sofia Goggia trascorre due mesi a porsi domande e per questo decide di rivolgersi a Baggio: "Fino ai 5 mesi pensavo che la mia carriera fosse fosse finita perché non sapevo più cosa sperare e dentro di  me sentivo quasi che non avevo più il fuoco – spiega -. Ero proprio mentalmente spenta, nonostante sin dal giorno primo avessi fatto tutto il necessario per guarire, per potermi anche dare la possibilità, non dico di sciare, ma di vivere una vita normale e guarire alla  perfezione e poter camminare e correre bene". La risposta di Baggio fu immediata: "Non pensavo fossi così avanti – rivela -. Io andai dall'unica persona che, essendo nata io nel '92 son cresciuta con la leggenda di Baggio, e sapevo dei suoi infortuni e che mi potesse capire".

L'incontro con Baggio è stato importantissimo: "Io ero andata da lui per porgli delle domande, e dunque per farmi dare una risposta, ma non  sapevo cosa e non sapevo neanche a quale domanda – spiega -. A un certo punto eravamo in un angolo e lui mi prende il braccio, mi guarda con quei suoi occhi verdi glaciali e mi fa: ‘Decidi tu per te stessa, il resto sono solo grandi seghe'". Una frase semplice e apparentemente anche simpatica, ma dal grande significato: "È stato concreto, e condivideva anche lui una questa mia visione dei conflitti emotivi – spiega -. Non pensavo che ce l'avrei fatta".

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views