608 CONDIVISIONI

L’atleta ucraina si ritira dalle Paralimpiadi: è sconvolta, suo padre è stato catturato dai russi

La 19enne Anastasiia Laletina ha appreso la notizia che nessuno vorrebbe mai ricevere: suo padre è stato catturato dai soldati russi in Ucraina.
A cura di Paolo Fiorenza
608 CONDIVISIONI
Immagine

Se già il cuore di Anastasiia Laletina era pesante nei giorni scorsi, pensando ai suoi cari in Ucraina sotto attacco mentre lei è in Cina per partecipare alle Paralimpiadi, il mondo le è crollato addosso quando ha appreso che suo padre è stato catturato dai soldati russi. A quel punto la 19enne ha deciso che per lei era impossibile partecipare alla gara di mezzofondo di biathlon cui era iscritta nella giornata di martedì: troppo grande il dolore per poter pensare allo sport, anche se era un appuntamento per il quale si era preparata da anni.

La drammatica notizia è stata data dalla portavoce della squadra ucraina, Nataliia Harach: "Suo padre è un soldato dell'esercito ucraino ed è stato fatto prigioniero dai soldati russi. Lo hanno picchiato. La ragazza era sconvolta, non ha potuto prendere parte alla gara". Secondo la portavoce, Anastasiia ora sta cercando di riprendersi, grazie anche al supporto del medico del team.

Anastasiia Laletina in azione sulle nevi cinesi
Anastasiia Laletina in azione sulle nevi cinesi

Un dramma nel dramma di una squadra che si sta facendo onore alle Paralimpiadi di Pechino, mentre in patria infuria una guerra che già ha fatto migliaia di morti, anche tra i civili. Difficile restare concentrati sulle gare, difficile togliersi dalla mente le immagini e le voci disperate che arrivano dalle proprie case, impossibile non temere di ricevere da un momento all'altro una notizia simile a quella che ha precipitato nell'angoscia Anastasiia Latelina.

L'Ucraina è terza nel medagliere dietro Cina e Canada con 19 medaglie complessive, di cui 6 d'oro. È la testimonianza orgogliosa che gli atleti ucraini dedicano al proprio popolo messo a durissima prova da bombe e missili russi. I componenti della delegazione gialloblù peraltro non sanno ancora cosa sarà di loro al termine delle Paralimpiadi, visto che non possono tornare in patria con la guerra tuttora in corso: si sta già attivando una catena di solidarietà per trovare loro sistemazione in altri Paesi.

608 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views