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L’impresa del 12enne Christophe Maleau: 40 km a nuoto per sostenere la lotta contro il cancro

Christophe Maleau ha percorso 40 km a nuoto dall’isola di Santa Lucia a Martinica in 13 ore cinquanta minuti e quarantasette secondi. Un’impresa incredibile da parte di questo piccolo grande eroe di soli 12 anni. Un obiettivo ben preciso il suo che aveva come scopo principale, quello di sostenere le donne che ogni giorno combattono contro il cancro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Christophe Maleau, a 12 anni, ha già scritto la storia con un'impresa a dir poco incredibile. Ben tredici ore, cinquanta minuti e quarantasette secondi a nuoto dall'isola di Santa Lucia alla Martinica (isola caraibica parte dell'arcipelago delle Piccole Antille, appartenente alla Francia). Per un totale di 40 km che fanno di questo piccolo grande uomo, un vero e proprio eroe. Maleau è partito sabato alle 5 del mattino per arrivare di notte, intorno alle 19 in Martinica. Mesi di allenamento molto duri, concentrazione e soprattutto determinazione alla base di un'impresa davvero titanica.

Come lui, in passato, anche altri grandi nuotatori avevano provato a percorrere questo tragitto: Jacques Sicot e anche il campione europeo di 25 km Gilles Rondy. Ma c'è stato anche un altro stimolo che ha portato Christophe a nuotare con tutte le sue forze senza perdere di vista l'obiettivo: una causa nobile. Il 12enne ha infatti compiuto questa impresa per Pink October, ovvero una campagna di sensibilizzazione sullo screening del cancro al seno. Un argomento a lui tanto caro poiché anche la madre ne è affetta.

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Christophe Maleau: l'impresa del 12enne che ha percorso 40 km a nuoto

"Ci sono stati momenti in cui dubitavo ma siccome era per una buona causa, mi sono detto che dovevo continuare". Queste le parole di Christophe Maleau dopo questa impresa che l'ha visto protagonista assoluto. L'Équipe ha celebrato il giovanissimo nuotatore mettendo in risalto proprio il suo coraggio e la sua determinazione, fondamentali per arrivare a questo traguardo così importante: "Sono orgoglioso e felice di esserci riuscito perché dopo due anni di allenamento, era il momento", ha dichiarato al suo arrivo.

"Se l'impresa è così grande, è perché è stata fatta per una grande causa". Ha poi aggiunto Christophe che non ha potuto fare a meno di evidenziare anche qualche momento di sconforto nel finale: “Quando il mio allenatore ha annunciato che eravamo solo a metà strada – ha aggiunto il 12enne – per me eravamo già quasi arrivati. Ma no, mi mancavano ancora una ventina di chilometri".

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