Wolff fa un’amara ammissione sulla Mercedes di Russell e Antonelli: “È finito nel bidone della spazzatura”

Per risalire in classifica e tornare competitiva nel Mondiale di Formula 1 2025, la Mercedes ha dovuto fare un passo indietro. Dopo settimane di incertezza e prestazioni altalenanti, il team ha deciso di abbandonare l'aggiornamento alla sospensione posteriore introdotto a Imola, rivelatosi fallimentare, e tornare alla configurazione di inizio stagione. Una mossa drastica, sintetizzata in modo emblematico da Toto Wolff: "Immagino che quell'asse posteriore sia finito da qualche parte in un bidone della spazzatura".
Un reset necessario. Dopo il buon inizio del 2025, culminato nella doppietta, con la vittoria di Russell e il primo podio in carriera in F1 del giovane italiano Kimi Antonelli, a Montreal, la scuderia aveva puntato sull'evoluzione meccanica portata a Imola, convinta di poter fare un salto prestazionale. Ma l'effetto è stato l'opposto: instabilità al posteriore, perdita di fiducia da parte dei piloti e un'involuzione tecnica che ha spinto gli ingegneri a rivedere tutto. "Gli aggiornamenti servono per migliorare le prestazioni e per installare i componenti servono molte simulazioni e analisi. Poi si sbagliano completamente…", ha ammesso amaramente il manager austriaco, che ha sottolineato il limite del mondo digitale rispetto alla pista: "Come si fa a collegare ciò che il mondo digitale ci dice al mondo reale? Questo è l'esempio di come invece ci abbia fatto inciampare".

Il flop degli aggiornamenti, la retromarcia e la rinascita della W16
L'upgrade alla sospensione posteriore era stato testato a Imola, poi sospeso dopo i risultati deludenti e reintrodotto a Montreal, dove Russell ha vinto. Ma quel successo si è rivelato un'illusione, come ha confessato lo stesso team principal: "Ci siamo fatti ingannare da quella vittoria". Nelle gare successive, la Mercedes è scivolata fuori dalla zona podio, e la fiducia nei confronti del nuovo pacchetto è definitivamente crollata.
Così, in Ungheria, la svolta: W16 senza aggiornamenti, tornata alla base tecnica di inizio anno. E i risultati hanno subito dato ragione: George Russell terzo sfruttando l'improvviso crollo della Ferrari di Leclerc, Andrea Kimi Antonelli decimo, di nuovo a punti dopo tre gare a vuoto. "Abbiamo smontato tutto e la macchina è tornata in piena forma" ha spiegato Wolff. Anche l'ingegnere di pista Andrew Shovlin ha confermato: "La macchina è più facile da gestire. I piloti si fidano di nuovo, attaccano le curve senza paura".

La lezione per il 2026: "Mercedes è ora focalizzata sul prossimo anno"
Il problema di fondo, secondo la Mercedes, è stata la difficoltà di tradurre i dati digitali in performance reali. "Abbiamo cercato di risolvere un problema, ma ne abbiamo creato un altro. L'instabilità ha tolto tutta la fiducia ai piloti" ha infatti aggiunto Wolff. Una dinamica che si ripete da quando, nel 2022, sono entrate in vigore le attuali regole aerodinamiche "a effetto suolo".

La Mercedes ha ora spostato tutte le risorse sul progetto 2026, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico. Non ci saranno ulteriori aggiornamenti sulla W16, ha spiegato Wolff: "Tutto è completamente focalizzato e concentrato sul prossimo anno. Ora abbiamo una piattaforma più stabile che ci darà qualche vantaggio". Le prossime gare diranno se il ritorno al passato può salvare il presente. L'obiettivo è chiaro: secondo posto nel Mondiale Costruttori, con Russell che punta al podio della classifica piloti. Non servono sogni, servono certezze. E in Formula 1, talvolta, la certezza è sapere cosa buttare, mettendo da parte l'orgoglio.