Verstappen indica la macchina di Hamilton a Miami: “Avete visto?”. È una dimostrazione di classe

Max Verstappen è nella zona del parcheggio vicina al circuito di Miami dove oggi si corre la Sprint e domani il Gran Premio di F1 in Florida. È uscito dalla vettura, ha il cappellino ben calcato in testa e zaino in spalla, a un certo punto si volta e si rivolge alle persone presenti lì. Qualcuno lo riprende con lo smartphone, il pilota olandese si ferma, si volta verso un'altra macchina che non è tanto distante da dove si trova e richiama l'attenzione degli astanti perché si concentrino su quell'auto. Il motivo? Lì, c'è Lewis Hamilton. E ci tiene a sottolineare una cosa: tanto lui, quattro volte campione del mondo con la Red Bull, quanto il ferrarista (che di titoli iridati ne ha conquistati sette prima di trasferirsi a Maranello) sono i primi ad arrivare con largo anticipo.
"A proposito, lo vedi? Sette volte campione del mondo (indica la macchi di Hamilton, ndr), quattro volte campione del mondo. Il primo". Cosa vuol dire? Che nonostante abbiano una bacheca piena di premi, conservano la stessa abnegazione e altrettanta fame di sempre. Una dimostrazione di classe e di professionismo che prescinde dal palmares e spiega bene perché, al netto delle difficoltà attuali che stanno vivendo sia pure in contesti differenti, sono ancora i migliori del Circus.
L'orgoglio del campione: ne ha dato un saggio anche venerdì
Nelle parole di Verstappen, però, si può leggere anche dell'altro: anche se la vettura non gli dà più le stesse garanzie delle scorse stagioni, è riuscito a piazzarla in seconda fila e al quarto posto nella griglia di partenza della Sprint. Solo Kimi Antonelli, davvero straordinario, s'è preso le luci della ribalta mettendo in riga anche le McLaren. "Penso che siamo ancora abbastanza competitivi – ha ammesso l'olandese -. È difficile dire dove saremo in gara. In base alle mie sensazioni e al bilanciamento della vettura, sarà difficile con il caldo, ma faremo del nostro meglio".

Sanzione evitata per sospetta irregolarità: solo un richiamo per l'olandese
Fiducia e consapevolezza dei propri mezzi sono una costante, non gli fanno difetto nemmeno in un'annata non proprio esaltante. A Miami, però, Verstappen ha rischiato grosso: se l'è cavata solo con un rimprovero da parte dei commissari della FIA. Cosa ha combinato? Il riferimento è alle qualifiche Sprint disputate venerdì: è stato richiamato per l'errore che lo ha portato a effettuare un giro più lento di quanto consentito dai limiti di regolamento; né ha ricevuto sanzione per un sospetto ‘impeding' nei confronti di Lance Stroll (Aston Martin).