Vasseur stizzito a Imola dalla solita domanda su Hamilton in Ferrari: “È ora di smetterla”

La pazienza di Fred Vasseur sembra aver raggiunto il limite. Dopo l'ennesima domanda sull'adattamento di Lewis Hamilton alla Ferrari, il team principal del Cavallino ha reagito con fastidio, chiudendo seccamente il tema che sta accompagnando ogni weekend di gara da inizio stagione: "Penso che dobbiamo smetterla", ha detto a Imola, dopo la gara del GP dell'Emilia-Romagna della Formula 1 2025.
Il motivo della stizza è legato all'insistenza con cui viene sottolineato il complicato avvio di Hamilton con la SF-25. L'ex Mercedes, a oggi, non è ancora salito sul podio in una gara lunga, tranne che nella Sprint Race in Cina, dove ha colto un successo che a distanza appare sempre più isolato, e sempre nella Sprint Race a Miami, dove è arrivato terzo grazie ad una magistrale lettura delle condizioni metereologiche.

Eppure, a Imola si è visto un segnale di svolta. Partito 12° dopo le disastrose qualifiche, il sette volte campione del mondo ha rimontato fino al quarto posto, chiudendo la sua prima gara italiana da ferrarista con una prestazione in crescita. Vasseur, però, non ha gradito che la domanda sull'ambientamento del pilota inglese arrivasse proprio dopo questa prova positiva: "Ogni singolo pilota lavora su se stesso, collabora con la squadra, cerca di sviluppare qualcosa, cerca di fare un lavoro migliore. E non è che il sabato sera possiamo dire che non è all'altezza e non abbia un buon feeling con la macchina e invece la domenica dire che è un mago. Dobbiamo solo mantenere la calma", ha infatti ribadito con tono infastidito.

Dopo lo sfogo, il manager francese ha provato a riportare la discussione su toni più costruttivi, spiegando che il lavoro da fare è ancora tanto, ma che il processo è in corso: "Sicuramente dobbiamo migliorare la comunicazione, la comprensione dei processi, gli strumenti a nostra disposizione, il software utilizzato e tutto il resto. Ma Hamilton ha fatto un ottimo lavoro in Cina, ha fatto un ottimo lavoro oggi; quindi, passo dopo passo arriveremo al vertice", ha concluso.
Dal canto suo, anche Hamilton ha parlato della gara con un tono più fiducioso. Nonostante le frustrazioni accumulate in questo inizio di stagione, l'inglese ha sottolineato di vedere del potenziale: "Se la macchina si comporta come oggi, possiamo lottare per il podio. Ho apprezzato la strategia e il lavoro del team", ha difatti dichiarato ai media dopo aver confessato di essersi emozionato vedendo il bandierone Ferrari in Curva 7 che gli ha riportato alla mente i tempi in cui da spettatore guardava le gesta di Michael Schumacher in rosso.

Il britannico ha poi aggiunto un dettaglio importante sullo sviluppo della SF-25, accennando a un certo attrito interno: "Ho alcune idee che proverò a mettere in pratica questa settimana, ma che la gente è stata un po' riluttante a mettere in pratica finora, credo perché avevamo molte altre cose su cui concentrarci", ha ammesso Hamilton, lasciando intendere che c'è ancora margine per migliorare, a patto di ascoltarsi di più all'interno del team.
Con Monte Carlo e, sopratutto, Barcellona all'orizzonte e gli aggiornamenti in arrivo, la sensazione è che l'adattamento tra Hamilton e la Ferrari non sia affatto finito. Ma Vasseur ha messo un punto chiaro: per il momento, niente più processi sommari.