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Valentino Rossi diventa un problema per la sicurezza alla 24 ore di Le Mans: “Mai viste cose simili”

La popolarità del ‘dottore’ ha impressionato anche i compagni di squadra per l’effetto che fa sul pubblico vederlo (anche) nella nuova veste di pilota al volante. “Il nostro obiettivo è che l’attenzione extra, la ‘follia’ non influisca sul lavoro della squadra”.
A cura di Maurizio De Santis
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La popolarità di Valentino Rossi può rappresentare un problema per la sicurezza? Ad alimentare il dubbio è il riflesso della notorietà globale del ‘dottore', per nulla scalfita da quando ha lasciato il mondo delle due ruote per mettersi al volante dei bolidi. L'ex campione mondiale della MotoGp correrà con il team BMW-WRT la 24 ore di Le Mans (dalle 16 di sabato 15 giugno alle stessa ora di domenica 16.) A pochi giorni dalla gara, i compagni di scuderia hanno già toccato con mano cosa vuol dire ritrovarsi accanto a una leggenda dei motori. Non è certo la prima volta ma è sempre più difficile riuscire ad arginare la pressione dei fans pronti a mettersi in fila, ammassarsi sull'asfalto pur di avere un autografo, un selfie, qualsiasi cosa possa immortalare il ricordo di quell'attimo vicino all'idolo di Tavullia. Da 3 anni a questa parte, come sottolineato anche in una nota al riguardo, l'attenzione è cresciuta in maniera esponenziale grazie alla presenza di VR46.

Ahmad Al Harthy è uno dei sodali di Rossi, quando ha dato un'occhiata alla sessione dedicata ai tifosi è rimasto con gli occhi sgranati. "È come la folla che inizia a spingere per arrivare sempre più vicino al cantante. Mai vista una cosa del genere". Non è stato il solo a fare una riflessione del genere e a preoccuparsi per le conseguenze di tanto affetto, tant'è che Vincent Vosse (caposquadra) ha contattato l'Automobile Club de l'Ouest (organizzatore dell'evento) per avere ragguagli e fiducia sul piano per garantire l'incolumità degli spettatori e degli stessi partecipanti a partire dalla giornata di venerdì, quando ci sarà la sfilata dei piloti attraverso la città.

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Cosa accadrà? Quanta ressa ci sarà per vedere Rossi? In una nota riportata da motorsport.com ha provato a spiegare cosa vuol dire dover gestire un fenomeno del genere e quante precauzioni è necessario prendere sia al momento sia in  fase di pianificazione degli spostamenti. Una frase dà l'esatta dimensione della questione: "Il nostro obiettivo, dal momento in cui tutto è programmato e organizzato in anticipo, è che l'attenzione extra, la ‘follia' non influisca sul lavoro della squadra". 

Come vive Valentino Rossi il rapporto con il (suo) pubblico e cosa comporta? "Riserva del tempo ai suoi tifosi anche quando non c'è una sessione prevista per gli autografi. Ha sempre fatto così e la squadra deve gestire queste situazioni – ha aggiunto Vosse – in base a due priorità: anzitutto la sicurezza poi provare ad accontentare tutti senza correre pericoli di alcun tipo".

Chiamato direttamente in causa in previsione della parata di venerdì, l'Automobile Club de l'Ouest ha chiarito in un comunicato non solo di aver recepito la preoccupazione legittima ma anche di essere pronta ad adottare tutte le misure necessarie. "Ci saranno diversi addetti alla sicurezza sistemati in pit-lane e non è stato segnalato alcun rischio potenziale prima e durante la sessione degli autografi. Faremo il possibile per garantire ai piloti di sentirsi a loro agio".

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