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Valentino Rossi attacca i giovani piloti della MotoGP: “Non hanno rispetto per i più grandi”

Il pilota del team Petronas Valentino Rossi è tornato a parlare del contatto sfiorato con Binder durante la gara del GP del Qatar, primo appuntamento con il Mondiale 2021 della MotoGP. Questa è stata l’occasione per fare un paragone sul comportamento dei giovani piloti di oggi rispetto a 25 fa, quando cioè il campione di Tavullia ha esordto nel Motomondiale: “I giovani piloti avevano molto più rispetto per i vecchi piloti rispetto ad adesso. Se eri molto giovane dovevi mostrare molto rispetto per il più grande, ma ora non è esattamente così”.
A cura di Michele Mazzeo
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Alla vigilia del secondo appuntamento del Mondiale 2021 della MotoGP, il GP di Doha in programma ancora sul circuito di Losail, Valentino Rossi è tornato a parlare di un episodio avvenuto nel corso del GP del Qatar di domenica scorsa e questo è stato oggetto di una riflessione sul rispetto che i giovani piloti hanno in pista nei confronti dei colleghi più anziani.

L'episodio in questione riguarda il quasi-contatto con il pilota della KTM Brad Binder con cui si è andati vicinissimi all'impatto a causa dell'aggressività del centauro sudafricano. Secondo il 42enne di Tavullia in questa occasione il suo avversario non ha commesso nulla di sbagliato ed "è stato pulito" ma questo episodio dimostra come in MotoGP "ci sono piloti, come Binder, che guidano molto più duramente e non si preoccupano del loro rivale. Quindi, se provi a chiudere la traiettoria, rilascia il freno e se non ti muovi ti sbatte fuori dalla pista".

Questo episodio è stato quindi l'occasione per il nove volte campione del mondo di fare una riflessione più ampia su come sia cambiato il Motomondiale e il comportamento dei giovani piloti da quando lui, 25 anni fa, vi ha debuttato: “Quando ero giovane, per me era un po' diverso l'approccio rispetto ad adesso – ha detto infatti Valentino Rossi alla vigilia del GP di Doha –. I giovani piloti avevano molto più rispetto per i vecchi piloti rispetto ad adesso – ha poi aggiunto il pilota Petronas –. Ma penso che questo fosse un modo generale del mondo, non solo della MotoGP. Venticinque anni fa – ha infine concluso il Dottore –, se eri molto giovane dovevi mostrare molto rispetto per il più grande, ma ora non è esattamente così".

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