Russell e Norris mortificano la Ferrari nel retropodio a Singapore: la reazione di Verstappen

Per la Ferrari questa stagione è un calvario. Sei gare e poi sarà tutto finito, con enorme sollievo per Hamilton e Leclerc, per milioni di tifosi della scuderia di Maranello. Red Bull e Mercedes sono riuscite a raddrizzare l'annata. La Ferrari no. Ora la Rossa è la quarta forza del campionato e dopo il GP di Singapore hanno fatto facili ironie sul team italiano Russell, Verstappen e Norris, i primi tre classificati.
Russell trionfa davanti a Verstappen e Norris
Dopo la gara, come ormai consuetudine, i primi tre classificati si portano in una deliziosa e colorata stanzetta nel retro podio, guardano gli highlights, si rifocillano e spesso commentano episodi della gara. Quella di Singapore è stata oggettivamente piatta. Russell è partito primo ed è arrivato primo, Verstappen secondo, Norris terzo davanti a Piastri. Poche emozioni. Ferrari lontane con Leclerc sesto e Hamilton ottavo dopo la penalizzazione. Proprio la Ferrari è stato uno dei temi di discussione tra i tre piloti.
Russell e Norris parlano della Ferrari, Verstappen ascolta
Comincia Russell, che introduce il tema. Norris tranchant, forse a causa dei fischi feroci che ha ricevuto sul podio di Monza, entra con virulenza dicendo: "Oggi era piuttosto lenta la Ferrari". Russell risponde: "Si, oggi eravamo arrivati quasi a loro". Norris si stupisce: "Davvero? Hamilton e Leclerc erano a 25 o 26 secondi credo". Il pilota Mercedes procede: "Io ho visto un replay. Pensavo fosse in diretta. Ho visto in TV che stavo entrando in curva 18, loro erano sul rettilineo di partenza, ma forse…". Il pilota McLaren prova a trovare la soluzione: "Leclerc era dietro a Oscar".

Anche se non di poco, e in mezzo c'era pure Kimi Antonelli. Russell fa retromarcia: "Forse ho sbagliato". Norris mette il punto esclamativo: "Dovevano essere 25 secondi dietro di me, quindi 35 dietro di te". Verstappen sornione ascolta, sogghigna, non sghignazza, ma sembra provare un leggero divertimento a sentire delle difficoltà della Ferrari, magari chissà pensa che un giorno toccherà a lui riportare il titolo a Maranello.