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Quello che non si è visto in TV dell’ultimo giro tra Hamilton e Verstappen: ai box succede di tutto

L’ultimo giro di Abu Dhabi è stato incredibile ed è già nella storia della F1, Verstappen supera Hamilton e vince il titolo, mentre ai box la tensione era a mille.
A cura di Alessio Morra
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Ad Abu Dhabi Max Verstappen ha vinto il primo titolo Mondiale della sua carriera, al termine di un campionato intensissimo e di una gara che è stata tesa fino alla fine, una gara che è svoltata quando Latifi è andato a muro. L'olandese ha cambiato le gomme e all'ultimo giro ha superato Hamilton. Un finale unico, probabilmente irripetibile. Poi la grande gioia di Max che ha festeggiato con la sua famiglia, ma anche con il suo team che lo ha sostenuto in questi anni e che ha vissuto con enorme trasporto e tanta passione l'ultimo giro di Abu Dhabi.

Spesso Verstappen ha detto che la Red Bull è come una famiglia per lui, ed è realmente così. L'olandese è stato messo sotto contratto quando aveva appena 15 anni e ancora minorenne ha esordito in Formula 1 (con la Toro Rosso), nessuno potrà emularlo è stata creata una norma ad hoc per stabilire che nessun Under 18 poteva correre un Gp. In Red Bull è cresciuto e da tutti i componenti del suo team è idolatrato, non solo per le vittorie, perché tutti loro hanno conosciuto il baby Max che ora è il campione del mondo di Formula 1.

Uno splendido video pubblicato sui canali ufficiali della Formula 1 dimostra quanto forte è il legame tra Verstappen e il suo team. Si vede bene come tutto il box segua con trasporto l'ultimo giro, quello in cui Verstappen sa di avere una grande chance e subito dopo poche curve attacca Hamilton. I meccanici vedono tutto dai box davanti a uno schermo, abbracciati, urlano, incitano Max, sperano di chiudere vincendo un Mondiale meraviglioso, ma anche tanto stressante. Lewis ci riprova, Verstappen chiude e allunga. Il titolo è vinto, e con una corsa liberatoria tutti insieme i meccanici corrono all'impazzata vicino alla linea del traguardo, c'è chi si aggrappa, chi vuole festeggiare, chi continua a correre, chi salta. La gioia è enorme. Il regno della Mercedes è finito. La Red Bull è tornata a vincere, Verstappen è campione del mondo.

All'opposto il box della Mercedes con Toto Wolff che sapeva benissimo che in quell'ultimo giro sarebbe sfuggito il titolo Mondiale Piloti. Wolff quasi non guarda, attende il momento del sorpasso di Max, sa che ci sarà, si gira, non vede, poi sente il boato e allora osserva Verstappen davanti a Hamilton, è nervoso, inquieto, non sa cosa fare, si rimette la cuffia, chiama la direzione gara probabilmente, dice qualcosa, vede il suo box incitare Lewis che prova il contrattacco, ma non passa. Wolff si mette le mani sul volto, è finita, scuote la testa, è nervoso (capirlo è semplice). Vince Max e per la Mercedes è un momento complicato, a cui faranno seguito due ricorsi (rigettati) e forse un appello.

In generale si può dire che il legame che c'è tra i piloti e il proprio team è veramente molto forte, più di quanto si possa pensare. É vero che in macchina ci va il pilota, ed è lui a correre, è lui a rischiare, a osare, ma si vince tutti insieme. Spesso si sentono nei discorsi dei piloti che vincono o che salgono sul podio parole di grande ringraziamento al team, lo fa Hamilton, lo fa Verstappen, lo fanno i piloti della Ferrari. Lo fanno tutti perché dietro un campione c'è una squadra che lavora in fabbrica e in pista e cerca di mettere nelle migliori condizioni i piloti per vincere.

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