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Pierre Gasly, che paura a Sakhir: “Sono stato colpito da un sasso”

Nella seconda sessione di prove libere del Gran Prmeio di Sakhir Pierre Gasly è stato colpito da un sasso mentre era alla guida della sua Alpha Tauri. Il francese si è lamentato di questo durante un team radio. Un episodio pericoloso che fortunatamente non ha riservato alcun tipo di conseguenza per Gasly.
A cura di Alessio Morra
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Negli ultimi minuti della seconda sessione delle prove libere del Gran Premio di Sakhir ha vissuto momenti di grande paura il pilota francese Pierre Gasly che mentre guidava la sua Alpha Tauri è stato colpito da un sasso, finitogli sul dito di una mano. Fortunatamente non ci sono stai gravi conseguenze, ma di sicuro la strizza è stata tanta per il vincitore del Gran Premio di Monza.

Gasly colpito a un dito da un sasso

L'Alpha Tauri in questa seconda gara che si disputa in Bahrain vuole giocarsela, per ora nessun mette nelle primissime posizioni il team di Faenza, ma attenzione a Gasly e Kvyat che guidano una vettura che per caratteristiche ha la possibilità di brillare a Sakhir. In entrambe le sessioni di libere il francese e il russo hanno ben figurato ed entrambi sperano di ripetersi nelle Qualifiche e in gara. Ma durante la seconda sessione di prove del venerdì Gasly ha vissuto momenti di grande paura perché è stato colpito a un dito da un sasso. Per fortuna non ci sono stati ulteriori problemi, ma sicuramente ha avuto tanta paura il pilota che può sorridere se pensa a quanto successo a Helmut Marko, uno degli uomini che più contano in Formula 1, dirigente della Red Bull, che finì la sua carriera da pilota negli anni '70 perché un sassolino gli finì in un occhio, e quell'occhio lo perse.

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Gasly sistema lo specchietto al volo

Il pilota francese, che quest'anno ha vinto a Monza il primo Gran Premio della sua carriera e che si trova attualmente al 10° posto del Mondiale Piloti, ha un discreto margine sui più diretti inseguitori Stroll e Ocon, ed è lontano da chi lo precede, è stato protagonista perché mentre correva a oltre duecento chilometri orari si è adoperato per sistemare lo specchietto della sua Alpha Tauri. Lo ha fatto come se fosse la cosa più semplice del mondo.

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