Perché la McLaren nasconde le “conseguenze” per Norris dopo il contatto con Piastri

Lando Norris subirà "conseguenze sportive" per il contatto con Oscar Piastri in occasione del Gran Premio di Singapore. La McLaren non dice di più al riguardo, non concede dettagli né spiega cosa voglia dire quell'espressione aperta a ogni possibile interpretazione. Perché? Zak Brown, CEO della scuderia ‘papaya' lo ha chiarito nelle ultime ore spiegando che lo stretto riserbo sulla questione è legato alla volontà di non concedere appigli ai team rivali in questo punto cruciale della stagione quando, dopo aver conquistato il Mondiale Costruttori, i due piloti sono in lizza per il titolo iridato. "Non credo sia necessario mettere tutte le carte in tavola – ha ammesso -. Non si può dire tutto a tutti. Del resto, nessuno mette in piazza qual strategia adotta e qual è il piano gara".
Norris e le conseguenze sportive dopo il contatto con Piastri
McLaren abbottonata, qualsiasi deduzione può essere solo frutto di ipotesi ragionando sull'ordine in cui le due vetture scendono in pista nel corso delle qualifiche o sull'eventuale atteggiamento da tenere in gara. Norris avrà forse l'obbligo di cedere il passo a Piastri? Non esattamente perché le azioni (non sanzioni) sportive intraprese nei confronti dell'inglese sembrano più uno scappellotto dietro la testa che una tirata d'orecchie. Non gli verrà chiesto, né imposto di farsi da parte affinché l'australiano possa essere agevolato e recuperare punti in un Mondiale che è in bilico. Nulla cambierà nella gestione dei piloti da parte del Team, né Norris andrà in pista da ‘osservato speciale'.
La reazione dei piloti dalla decisione della McLaren
Il vecchio adagio secondo cui "i panni sporchi si lavano in famiglia" spiega bene il tenore della posizione assunta dalla scuderia in una situazione del genere. E le reazioni dei piloti qualcosa lasciano intravedere: Norris ha ammesso di essere responsabile di quella collisione che avrebbe potuto provocare conseguenze peggiori, Piastri ha accettato di buon grado quanto deciso dicendosi soddisfatto della conclusione del caso. Ci saranno ripercussioni, dunque, ma nessuno dice o si lascia sfuggire quali. Del resto, la stessa McLaren aveva derubricato quell'impatto con un incidente di gara facendo riferimento anche al coinvolgimento di Verstappen ma quella situazione andava sanata.

Cosa era successo a Singapore tra i piloti "papaya"
L'episodio incriminato s'è verificato nelle prime curve del Gran Premio di Singapore. Norris cerca di farsi spazio in pista e guadagnare la migliore posizione, per farlo è pronto a tutto e il contatto con Piastri diventa il "casus belli" che scoppia durante il primo giro. Il britannico ha la meglio, supera il compagno di scuderia e riesce a tenere quella posizione fino al termine del Gran Premio. Lo fa nonostante l'australiano manifesti dissenso nel Team Radio, convinto sia giusto che la posizione gli venga restituita. La McLaren non interviene e lascia che la gara vada avanti senza impartire ordini: un esito che permetterà a Norris di rosicchiare ancora quale punto al rivale riducendo lo svantaggio a 22 punti.