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Massa porta la Formula 1 e la FIA in tribunale: intentata la causa per il Mondiale F1 2008

Felipe Massa ha intentato causa contro la Formula 1 e la FIA presso l’Alta Corte di Giustizia di Londra per il Crashgate di Singapore e il titolo Mondiale 2008 della F1: l’ex pilota della Ferrari vuole ottenere un maxi risarcimento danni da decine di milioni di euro.
A cura di Michele Mazzeo
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Felipe Massa non si arrende, si sente defraudato del titolo iridato del Mondiale di Formula 1 2008, e non avendo ottenuto nulla in fase di contrattazione amichevole, ha intentato causa contro la Formula 1 e la FIA presso l'Alta Corte di Giustizia di Londra. L'obiettivo del brasiliano non è riavere il titolo (vinto da Lewis Hamilton) per il quale non può più fare ricorso presso la giustizia sportiva, ma vedere riconosciuto da un tribunale il celeberrimo Crashgate di Singapore (cioè il pilotato incidente di Nelson Piquet Jr costato anche la radiazione all'allora team manager Flavio Briatore) del quale, secondo una recente ammissione dell'allora patron del Circus Bernie Ecclestone, sia lui che l'allora presidente della Federazione Internazionale Max Mosley sono venuti immediatamente a conoscenza insabbiandolo fino a quando non fossero scaduti i termini per una revisione dei risultati finali di quella gara e, quindi, dell'intero campionato F1. E, soprattutto, ottenere un cospicuo risarcimento danni per quel titolo iridato mai riconosciutogli che secondo i legali dell'ex pilota brasiliano della Ferrari dovrebbe aggirarsi tra i 70 e i 150 milioni di euro.

Per capire cosa c'è dietro le recriminazioni di Felipe Massa bisogna dunque tornare alla prima edizione del GP di Singapore e a ciò che avvenne in quella che fu anche la prima gara in notturna nella storia della Formula 1. Una corsa che si disputò con Massa e Hamilton vicinissimi in classifica nel Mondiale Piloti. In quel caso il brasiliano della Ferrari partì dalla pole, ottenuta con un giro favoloso, e gestì la gara fino al 14° giro, cioè quando Nelson Piquet jr andò a muro. Entrò la Safety Car e a trarne vantaggio fu Fernando Alonso, l'altro pilota Renault, che si era fermato per il pit-stop il giro precedente.

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Alonso vinse davanti a Rosberg e Hamilton. Massa andò ai box, ebbe un problema con il rifornimento e finì ampiamente fuori dalla zona punti. Hamilton guadagnò punti nella lotta per il Mondiale vinto poi all'ultimo giro dell'ultima gara con il sorpasso su Glock che gli permise di scavalcare in classifica di un punto proprio il brasiliano della Ferrari. Un anno dopo scoppiò il Crashgate, quando Piquet jr. venne liquidato da Briatore e svelò cosa era accaduto un anno prima. Piquet riferì che dodici mesi prima era finito a muro volontariamente su ordine del muretto per favorire Alonso. La FIA indagò, accusò la Renault e punì Briatore, ma il risultato di quella gara e del Mondiale 2008 non venne mai modificato.

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A distanza di 16 anni da quello scandalo dunque Felipe Massa vuole fare nuovamente chiarezza sulla torbida vicenda ed è per questo che ha fatto causa alla Formula 1 e alla FIA: "Il signor Massa può provare che la FIA ha violato i suoi regolamenti non avendo tempestivamente indagato sull'incidente di Nelson Piquet Junior nel Gran Premio di Singapore del 2008 e che non aveva agito correttamente. Il signor Massa avrebbe vinto il campionato piloti quell'anno. Il signor Massa chiede quindi il risarcimento dei danni per la significativa perdita finanziaria che ha subito a causa della frode della FIA, di cui sono stati complici anche il signor Ecclestone e la FOM. I tentativi di trovare una soluzione amichevole non hanno avuto successo, non lasciando al signor Massa quindi altra scelta se non quella di avviare un procedimento legale" si legge infatti nella nota diramata dallo studio legale brasiliano Vieira Rezende Advogados che cura gli interessi di Felipe Massa in questa battaglia per vedersi riconosciuto un risarcimento per quel titolo iridato della Formula 1 2008 di cui sarebbe stato derubato.

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