Marko spiega ‘l’esonero’ di Horner: “F1 come il calcio, se va tutto male l’allenatore deve andarsene”

Christian Horner dopo vent'anni al ponte di comando della Red Bull è stato liquidato in modo quasi brutale. Un addio traumatico, visto che all'interno del team c'era chi lo avrebbe voluto mantenere, così come in fabbrica a Milton Keynes. La fazione contraria quella capeggiata dal dottor Helmut Marko e dai Verstappen ha prevalso. Max ha bagnato l'arrivo di Laurent Mekies vincendo la Sprint Race del Belgio. Marko, confermando la presenza del quattro volte campione del mondo anche nella prossima stagione, ha parlato in modo schietto dell'addio dell'inglese.
"Se le cose non vanno come previsto l'allenatore si cambia"
L'autorevolezza di Marko è sempre stata proverbiale, ora il suo ‘potere' o meglio la sua importanza all'interno della Red Bull è aumentata. Ma al di là di questo, lo scopritore di SuperMax ha sempre parlato in modo chiaro e nell'intervista al quotidiano austriaco ‘Kleine Zeitung' ha fatto un parallelo tra la Formula 1 e il calcio per motivare l'esonero di Horner: "In questo sport tutto funziona come nel calcio. Se le cose non vanno come previsto l'allenatore deve andarsene".

Marko e le splendide parole per Mekies
Poi Marko ha elogiato Mekies e parlando molto bene dell'ex Ferrari ha rilasciato un'altra stilettata a Horner: "La transizione è andata molto bene. Laurent è una persona socievole, ha un buon rapporto con le persone e spero che questo abbia un effetto positivo. Mekies ha già perfezionato alcuni dettagli nella configurazione del simulatore. Si sta concentrando maggiormente sulle corse ed è meno coinvolto in altri reparti. Le sue responsabilità come team principal sono ridotte rispetto a quelle di Horner".
Verstappen resta alla Red Bull nel 2026
Infine il consulente della Red Bull ha tolto dal mercato Max Verstappen, che non andrà così alla Mercedes né all'Aston Martin. Il futuro del campione olandese si ridiscuterà tra un anno: "Verstappen guiderà per la Red Bull nel 2026".