794 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Le accuse dello storico manager di Schumacher: “La moglie Corinna mi ha cancellato dalla sua vita”

L’ex agente e grande amico di Michael Schumacher Willi Weber ha rivelato che dopo l’incidente sugli sci la moglie del campione tedesco Corinna Betsch non gli ha più permesso di andare a fargli visita tagliando completamente i rapporti con lui a suo dire senza un motivo plausibile: “Da quel giorno di dolore opprimente mi ha cancellato dalla sua vita. Perché dopo tutti questi anni sono solo una gomma consumata per sua moglie? Perché non mi è permesso fare visita a Michael? Per cosa vengo punito?”
A cura di Michele Mazzeo
794 CONDIVISIONI
Immagine

"Dopo l'incidente mi ha cancellato dalla sua vita senza alcun motivo". Queste le accuse rivolte da Willi Weber, storico e inseparabile manager di Michael Schumacher, a Corinna Betsch, moglie del campionissimo di Formula 1, che gli avrebbe vietato di vedere il "suo miglior amico" dopo il tragico incidente sugli sci occorso al pilota tedesco il 29 dicembre 2013 con le cui conseguenze sta ancora oggi facendo i conti.

Michael Schumacher e Willi Weber sono stati una coppia inseparabile per circa 20 anni: il primo è stato uno dei migliori piloti della storia della F1, il secondo quello che ha tirato le fila negoziando contratti e rendendolo multimilionario. Con sette titoli mondiali conquistati sono diventati il tandem di maggior successo nella storia della Formula 1. I due però non si vedono dal 24 dicembre 2013, cinque giorni prima dell'incidente di Meribel. Da allora poi nessun contatto.

Immagine

Nella sua autobiografia "Gasoline in the Blood" che uscirà il prossimo 27 agosto Willi Weber rivela perché il contatto con la famiglia di Schumacher sia stato interrotto accusando la moglie del Kaiser: "Fino ad oggi: nessuna telefonata, nessuna lettera. Da quel giorno di dolore opprimente (Corinna Schumacher, ndr) mi ha cancellato dalla sua vita. Perché dopo tutti questi anni sono solo una gomma consumata per sua moglie? Perché non mi è permesso fare visita a Michael? Per cosa vengo punito?".

In un'intervista rilasciata all'emittente tedesca RTL Willi Weber ha cercato di trovare una spiegazione ammettendo di aver commesso un errore non recandosi subito in Francia nei momenti successivi all'incidente con il suo amico Michael Schumacher a lottare tra la vita e la morte in un letto d'ospedale a Grenoble: "Allora, non sono salito subito sull'aereo per andare in ospedale. Ho visto la folla lì davanti e ho pensato di aspettare. E questo era sbagliato! Avrei dovuto prendere un areo e volare giù immediatamente – ha difatti ammesso Weber –. Mi sono pentito mille volte di questa cosa. Dopo l'incidente mi sentivo triste, soffrivo come un cane. I ricordi continuavano a riaffiorare perché mi veniva chiesto in continuazione. Ho combattuto anni con questo rimorso. Ma ad un certo punto, anche dopo che Corinna non me lo ha fatto più vedere, ho dovuto metterci una pietra sopra".

Immagine
794 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views