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La Red Bull ha violato il regolamento nella gara di Baku: i commissari F1 non se ne accorgono

Nel finale della gara del GP dell’Azerbaijan vinta da Perez la Red Bull ha palesemente violato una regola del Codice Sportivo Internazionale della FIA recepita di recente dalla Formula 1: né la Direzione Gara né i Commissari F1 se ne sono però accorti data che non è stata avviata nessuna sanzione e irrogata nessuna penalità o sanzione pecuniaria al team austriaco.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche nel Gran Premio dell'Azerbaijan la Red Bull ha confermato la propria superiorità rispetto agli avversari già evidenziata nelle prime tre gare del Mondiale di Formula 1 2023. La Ferrari con Charles Leclerc nel weekend ha fatto il massimo battendo la scuderia austriaca nel giro secco con il monegasco che ha battuto Verstappen e Perez sia nelle qualifiche ottenendo la prima pole stagionale che nella prima Shootout Sprint della storia, dovendo però poi arrendersi al messicano nella Sprint Race e ad entrambi gli alfieri della squadra di Milton Keynes nella gara da 51 giri della domenica dove hanno conquistato un'agevole doppietta, la terza (su quattro GP) in stagione. In quest'ultima c'è però una macchia, che nulla toglie al risultato ottenuto sulla pista di Baku, ma che comunque potrebbe costare cara alla stessa compagine guidata da Christian Horner.

Alla fine della gara azera infatti la Red Bull ha infatti violato palesemente il Codice Sportivo Internazionale della FIA senza però essere messa (per il momento) sotto investigazione da parte della Direzione di Gara e dai Commissari F1 e ricevere la penalità prevista per chi non rispetta le norme. Al momento della bandiera a scacchi gli uomini del team austriaco per festeggiare la vittoria di Sergio Perez si sono arrampicati sul muretto della corsia dei box sporgendosi anche oltre le barriere per incitare il pilota messicano che aveva appena ottenuto il secondo successo stagionale precedendo sul traguardo il compagno di squadra Max Verstappen.

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Una scena vista migliaia di volte in Formula 1 e che dunque è passata inosservata. E così dovrebbe essere se non fosse che da un mese quel comportamento non è più consentito ed è stato espressamente vietato da una modifica all'Articolo 2.3.2 dell'Appendice H del Codice Sportivo Internazionale della FIA che adesso recita "È vietato arrampicarsi sulla barriera del muretto dei box in qualsiasi momento". Modifica di cui il Direttore di Gara della Formula 1, Niels Wittich, ha messo a conoscenza di tutti i team F1 inserendola nelle note di sicurezza diramate alla vigilia del weekend dello scorso GP d'Australia.

Nonostante ciò questa nuova regola è stata completamente violata dalla Red Bull durante il Gran Premio dell'Azerbaijan dato che diversi meccanici della Red Bull erano in piedi sul muretto della corsia dei box quando Pérez ha tagliato il traguardo sul circuito di Baku. Una palese violazione dei regolamenti che nell'immediato post-gara non è stata presa in considerazione dalla FIA (che invece si è occupata della tragedia sfiorata al momento del pit-stop di Ocon) che, contrariamente a quanto recita la norma, non ha segnalato ai commissari sportivi questa infrazione. Ciò non esclude che la Federazione Internazionale possa farlo in un secondo momento: a quel punto ad essere deferita sarà la Red Bull e toccherà al Panel degli Stewards della Formula 1 valutare se comminare una punizione ed eventualmente quale tipo di sanzione applicare. Una sanzione che difficilmente sarà di tipo sportivo (e quindi influente sul risultato della gara di Baku o delle prossime gare) ma più probabilmente di tipo pecuniario (altrettanto afflittiva in un regime di budget cap).

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