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La pista di Zandvoort sorride alla Ferrari in vista del GP d’Olanda: “Una Monte-Carlo senza muri”

Il GP d’Olanda di Formula 1 in programma nel week end si corre sul circuito di Zandvoort dove il Circus non fa tappa da 36 anni. Il nuovo layout del tracciato olandese con carreggiata stretta e curve ad alta velocità che richiedono un pacchetto aerodinamico da medio-alto carico la rendono una pista favorevole per la Ferrari che con Leclerc e Sainz si candida dunque al ruolo di sorpresa alle spalle della favorita Red Bull e della rivale Mercedes. Pierre Gasly l’ha definita: “Una Monte-Carlo senza muri”
A cura di Michele Mazzeo
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Zandvoort per la Formula 1 è un salto nel buio. Ad eccezione del padrone di casa Max Verstappen che ci ha corso con una Red Bull del 2013, nessuno degli altri 19 piloti in griglia ha mai girato con una monoposto da F1 sulla pista olandese che ospita il GP d'Olanda, se non al simulatore. L'ultima volta che il Circus ha fatto tappa sul circuito di Zandvoort infatti è stata 36 anni fa, ma da allora il layout è stato enormemente rimodellato. Qualcuno degli attuali protagonisti della top-class però ci ha corso nelle categorie minori e quindi ha potuto dare qualche indicazione su ciò che li aspetterà in questo 13° round del Mondiale 2021. Indicazioni che sembrano far sorridere la Ferrari.

Lo stesso Charles Leclerc, che a Zandvoort ci ha corso con la Formula 3 Europea, a causa della carreggiata stretta, l'ha paragonata ad un "circuito cittadino". Pierre Gasly, che invece ha saggiato la pista olandese ai tempi della Formula Renault, la ha addirittura definita "una Monte-Carlo senza muri". Tutti concordano anche sul fatto che, come nel Principato, a causa dell'assenza di punti in cui è possibile sorpassare, sarà decisiva la qualifica con la gara che rischia di trasformarsi in un enorme trenino fino al traguardo. E questa somiglianza con Montecarlo, dove Leclerc ha fatto la pole position salvo poi dover rinunciare a partire a causa dell'incidente nelle qualifiche e Carlos Sainz ha centrato il suo primo podio con la scuderia di Maranello, di certo fa piacere alla Ferrari.

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Certo, le velocità saranno molto più elevate rispetto a quelle toccate sul circuito monegasco ma, data la particolare conformazione del tracciato, l’incidenza del motore (tallone d'Achille della SF21) non va annoverata tra i fattori determinanti del weekend. C'è infatti un altro aspetto della pista olandese che può far ben sperare il Cavallino e i suoi tifosi: le curve ad alta velocità di Zandvoort (con l'ultima prima del rettilineo finale che presenta un banking inclinato di circa 19 gradi da percorrere in piena accelerazione) richiedono un pacchetto aerodinamico da medio-alto carico, configurazione con la quale le monoposto Ferrari hanno dato il meglio nella prima parte del Mondiale 2021 (a Silverstone per esempio Leclerc ha sfiorato la vittoria).

Alla luce di ciò, come ha anche detto il monegasco alla vigilia del GP d'Olanda, "sulla carta Zandvoort è una pista non così male per la Ferrari". Tutto lascia pensare dunque che il Cavallino dunque in questo week end può rivestire il ruolo di outsider e riservare qualche bella sorpresa ai suoi tifosi dopo la deludente prestazione di Spa. I pronostici della vigilia dunque vedono la scuderia di Maranello alle spalle solo della favorita Red Bull e della rivale Mercedes (che con il nuovo motore sembra aver ridotto il gap dalla scuderia austriaca) ma con la consapevolezza che qui un giro super in qualifica può sovvertire qualsiasi gerarchia. Non avendo però al momento dati reali su cui basarci, per vedere se queste indicazioni troveranno poi effettiva conferma non ci resta che attendere la prova insindacabile della pista.

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