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La lite tra Valsecchi e Federica Masolin per un pilota: “Tutto il viaggio a litigare in aereo”

Nel 2016 lo scontro fra Kvjat e Vettel fece scoppiare una lite tra Valsecchi e Masolin: “Come poteva una giornalista saperne più di un ex pilota? Ma Federica forse aveva ragione…”
A cura di Ada Cotugno
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Davide Valsecchi non sarà più il volto della Formula 1 in Italia. L'ex pilota comasco, come anticipato da Fanpage.it, non sarà più all'interno della squadra di SkySport così come la sua compagna di viaggio, Federica Masolin: i due hanno vissuto insieme tantissime gare, ma il loro rapporto lavorativo è stato turbato da qualche screzio.

Ai microfoni del Corriere della Sera Valsecchi ha parlato anche della giornalista (che continuerà a occuparsi della Champions League), riservandole solo belle parole: "Lei era semplicemente la più brava, la più talentuosa. Le spiegavi un paio di cose e le rimanevano subito in testa. Quando mi presero a Sky, era una giornalista bravissima ma non una vera intenditrice di motori. Ora ne sa più di me".

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L'ex pilota nel futuro collaborerà con la TV ufficiale della Formula 1, oltre a portare avanti il suo blog dedicato al mondo dei motori. La chiusura di questo capitolo è stato un momento non facile per lui: nessuno aveva creduto alla notizia, perfino Leclerc che gli ha scritto un messaggio per capire se fosse vero.

Ora Valsecchi dovrà affrontare un grande cambiamento, ma al quotidiano ricorda alcuni momenti vissuti assieme a Federica Masolin. L'aneddoto più curioso riguarda un litigio avvenuto a causa di Kvjat: "Eravamo a Shanghai, era il 2016. Alla guida della Red Bull c’è il giovane Daniil Kvjat, che parte a razzo entrando durissimo su Vettel, già alla Ferrari. Alla fine, salgono entrambi sul podio e se le dicono di tutti i colori. Seb lo accusa. “Sei entrato come un torpedo (un siluro)”, il russo gli risponde ridendogli in faccia. Quasi tutti lo accusarono di aver mancato di rispetto a una leggenda, anche Federica ne era convinta, d’altronde Vettel era un nostro amico, lo conoscevamo bene. Io, invece, dissi la mia: altro che arroganza, Kvjat aveva fatto bene. È il bello dello sport, anche il più stupido del gruppo può vincere. E una volta che arriva sul podio, è libero di dire ciò che vuole, anche a un campione del mondo".

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Il comportamento del pilota aveva creato un po' di tensione tra i due, con le discussioni che sono continuate anche molte ore dopo la fine della gara: "Passiamo il viaggio di ritorno a litigare in aereo, eravamo entrambi convinti delle nostre idee, io soprattutto. Come poteva una giornalista saperne più di un ex pilota? La gara dopo, a Sochi, Kvjat sbaglia la partenza e tampona di nuovo Vettel. Non una, ma ben due volte (ride). Bene, la Red Bull lo licenzia e al suo posto ci mette Verstappen, promuovendolo dalla Toro Rosso. Federica forse aveva ragione…".

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