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La Ferrari si lascia sfuggire un altro talento italiano: anche Gabriele Minì entra in un team rivale

Un altro giovane talento italiano dell’automobilismo internazionale si accasa in un team rivale della Ferrari: dopo Kimi Antonelli finito in Mercedes, Gabriele Minì entra ufficialmente nell’Academy dell’Alpine. A Maranello sembra dunque non si voglia puntare sui piloti più promettenti dello Stivale.
A cura di Michele Mazzeo
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La Ferrari si sta preparando per il Mondiale di Formula 1 2023 nel quale, con la nuova SF-23 appena presentata, Leclerc e Sainz tenteranno l'assalto a quei titoli iridati che mancano da Maranello da 15 anni. Nonostante il progetto della Scuderia guidata dal nuovo team principal Fred Vasseur sia a breve-medio termine, la squadra del Cavallino guarda anche al futuro tentando di formare in casa i piloti di domani. Questo è infatti lo scopo della Ferrari Driver Academy, il vivaio di giovani driver seguiti fin da ragazzi nella loro scalata verso la F1. Qui si sono formati Charles Leclerc e Robert Shwartzman, oggi rispettivamente pilota titolare e di riserva del team emiliano, così come Mick Schumacher, attuale terza guida di Mercedes e McLaren, e Antonio Giovinazzi, in procinto di esordire nel WEC e alla 24 Ore di Le Mans con la nuova Hypercar di Maranello.

La Ferrari dunque cerca in giro per il mondo i giovani piloti più talentuosi per puntare su di loro in vista del futuro ma, alla luce delle ultime notizie, sembra non essere più interessata ai talenti italiani che invece fanno gola a tutti gli altri costruttori presenti in Formula 1. E già, perché dopo il bolognese Andrea Kimi Antonelli (che anche dopo il salto di categoria sta subito confermando di essere uno dei migliori prospetti a livello mondiale) entrato nel vivaio della Mercedes su precisa indicazione di Toto Wolff all'età di 12 anni, anche l'altro giovane talento italiano tra i più promettenti del panorama automobilistico internazionale, il palermitano Gabriele Minì, è finito nel programma giovanile di un'altra rivale della Ferrari, in questo caso l'Academy dell'Alpine.

Il giovanissimo pilota siciliano classe 2005 che, dopo aver stupito tutti prima nella F4 italiana (più giovane driver di sempre a vincere il titolo) e poi nella Formula Regional sia in Europa che in Asia, nel 2023 farà il suo debutto nel campionato F3 con il team Hitech GP, è stato ufficializzato come nuovo componente dall'Academy della scuderia francese insieme al talento bulgaro Nikola Tsolov.

Come nel caso di Andrea Kimi Antonelli, anche questa volta sorprende il fatto che la Ferrari non abbia deciso di puntare fortemente sul talentuoso driver italiano considerato unanimemente uno dei migliori prospetti dell'automobilismo a livello mondiale. Una scelta che risulta ancora più sorprendente se si considera che a Maranello lo seguivano con attenzione dal 2019 (quando ha partecipato all'ACI Sport – FDA Camp per giovani talenti sul Circuito di Fiorano), che il suo manager è Nicholas Todt (figlio del team principal più vincente della storia della Ferrari Jean nonché procuratore di Charles Leclerc) e che negli ultimi due anni ha corso per la ART Grand Prix, cioè la squadra fondata dall'attuale team principal del Cavallino Frederic Vasseur.

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