La Ferrari fa un’inquietante scoperta sulla SF-25: il problema è più grave del previsto

Il GP di Miami della Formula 1 2025 ha messo a nudo i gravi limiti della Ferrari SF-25, ben più profondi di quanto inizialmente ipotizzato. Il team di Maranello scopre problemi meccanici che stanno minando l'intero progetto: sotto accusa la sospensione posteriore. In arrivo una possibile rivoluzione tecnica. Intanto cresce il peso delle decisioni passate e la pressione sulle spalle di Frederic Vasseur e Loic Serra.
La sesta gara del Mondiale F1 2025 ha infatti segnato per la Ferrari uno dei momenti più difficili di questa stagione. E, la frustrazione e l'insofferenza di Hamilton espressa nei team radio, è ora l'ultimo dei problemi. Nonostante miglioramenti su carta (aerodinamica, gestione gomme e assenza di porpoising) rispetto alle precedenti vetture, la SF-25 non ha mai mostrato il potenziale atteso. Unica eccezione, almeno con Leclerc, la gara di Jeddah.

A Miami, in qualifica è stata solo un paio di decimi migliore rispetto alla SF-23, vettura di due anni fa già ampiamente criticata. La Sprint Race ha salvato solo Lewis Hamilton, abile nel capitalizzare condizioni miste. Al contrario, Charles Leclerc è stato vittima di un errore strategico con gomme intermedie: incidente e ritiro prima della partenza.

E ora a preoccupare in casa Ferrari è l'origine delle difficoltà scoperta recentemente: non è un problema aerodinamico, bensì meccanico. Sarebbe questo dunque lo scoglio che non permette alla monoposto di esprimere il tanto decantato massimo potenziale.
Secondo quanto riportato dalla testata specializzata Autoracer.it, infatti, il vero limite della vettura sarebbe nella sospensione posteriore che, per qualche ragione, non lavora correttamente. Una nuova sospensione sarebbe quindi in fase di progettazione, ma i tempi sono incerti e la modifica è tutt'altro che semplice a stagione in corso.

L'intervento richiesto sulla SF-25 impone una revisione strutturale dell'architettura posteriore, con impatti diretti sul resto della vettura. Una situazione imprevista che non era stata evidenziata dalle simulazioni pre-stagionali, le quali avevano indicato solo guadagni.
L'ipotesi è che le modifiche progettuali (una vettura stravolta al 99% rispetto alla SF-24 con radicale cambiamento per quel che riguarda la sospensione anteriore), avviate dopo l'addio improvviso di Enrico Cardile, non siano state correttamente valutate con Vasseur, chiamato a fare da direttore tecnico ad interim, che si è trovato in piena turbolenza progettuale senza avere un piano B solido. E con i problemi manifestatisi solo in pista, sfuggendo alle simulazioni, correre ai ripari nell'immediato sarebbe divenuto impossibile.

Il futuro della Ferrari passa ora per le scelte del nuovo direttore tecnico Loic Serra, che ha il duplice compito di "salvare" la SF-25 e al contempo sviluppare la vettura 2026. Ed è per questo che a Maranello operano già due gruppi distinti: uno impegnato sulla monoposto per l'attuale campionato, l'altro proiettato per quella con cui presentarsi al via del nuovo ciclo regolamentare.