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La Ferrari F2000 di Michael Schumacher finisce in vendita all’asta: quanto costerà

Nel 2000 Maranello conquistò grazie a Schumacher il titolo iridato che mancava dal 1979 con Jody Scheckter. Fu una stagione incredibile per la F2000, culminata con il duello vinto contro Hakkinen a Suzuka.
A cura di Maurizio De Santis
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La Ferrari F2000 di Michael Schumacher messa all'asta.
La Ferrari F2000 di Michael Schumacher messa all'asta.

Un altro pezzo di storia della Ferrari e di Michael Schumacher finisce all'asta. È la F2000 con la quale il campione riportò il titolo Mondiale di F1 a Maranello 21 anni dopo Jody Scheckter. Per il tedesco era il terzo della carriera (dopo i due conquistati con la Benetton), per le Rosse la fine di un digiuno lunghissimo e l'inizio di un'epoca d'oro con il pilota di Hürth al volante e Rubens Barrichello al suo fianco a bordo della monoposto del nuovo millennio progettata da Rory Byrne.

Dieci Gran Premi vinti (9 per Schumi, 1 per il brasiliano) – nonostante il brivido di 4 ritiri (di cui 3 di fila) che alimentarono le ambizioni della McLaren -, 9 pole position, 170 punti iridati resero quell'annata straordinaria della Scuderia divenuta un meccanismo perfetto intorno a Jean Todt a Ross Brawn. Un dominio assoluto per cinque stagioni, dal 2000 al 2004, prima dei titoli di coda scivolati via con un 3° e un 2° posto iridato (2005 e 2006) che scolpirono il trasferimento di Schumi alla Mercedes.

Schumacher in trionfo a Suzuka, la Ferrari conquistò dopo 21 anni un titolo Mondiale in F1.
Schumacher in trionfo a Suzuka, la Ferrari conquistò dopo 21 anni un titolo Mondiale in F1.

La Ferrari F2000 del 2000 – telaio 198 – sarà venduta a Hong Kong da RM Sotheby's dal 3 al 12 aprile prossimi. Quanto costerà? Impossibile dirlo, considerato il valore inestimabile. Per avere un parametro solo di riferimento si può citare la somma pagata dal facoltoso collezionista che a novembre 2022 si aggiudicò la F2003 GA per 14 milioni di euro e rotti.

La F2000 aveva una caratteristica precisa e rivoluzionaria: la riduzione dei pesi e l’abbassamento del baricentro del V10 rese possibile sfruttare al massimo anche il potenziale dei nuovi pneumatici della Bridgestone. Novità che consentirono alla vettura, a corredo di un'architettura tecnica dove tutto era calibrato, di essere più veloce, competitiva rispetto alla precedente e in grado di dettare subito legge nel Mondiale.

Il dominio totale dello sport da parte del Cavallino Rampante dall'inizio del millennio è dovuto in gran parte all'incredibile talento irripetibile di Schumacher – si legge nella presentazione della Casa d'Aste inglese -. Il telaio 198 si è rivelato fondamentale per il successo della stagione 2000 di Schumacher, che vinse il campionato.

Nel marzo del 2001, la vettura è stata esposta al Salone di Ginevra presso lo stand della Ferrari e successivamente venduta al collezionista di Ferrari Kevin Crowder del Texas, che ha fatto certificare la vettura Ferrari Classiche nel 2005 e prepararla per l'utilizzo in eventi di F1 Clienti.

Il duello con Häkkinen caratterizzò il penultimo GP della stagione che consegnò la vittoria alla Rossa e al tedesco.
Il duello con Häkkinen caratterizzò il penultimo GP della stagione che consegnò la vittoria alla Rossa e al tedesco.

Quel campionato mondiale si chiuse con un Gran Premio di anticipo sul tracciato del Sol Levante a Suzuka. E fu straordinaria per il pathos e regalato dalle prestazioni della Ferrari e di Schumacher: Häkkinen era scappato in testa, il tedesco lo riprese im rimonta fino a chiudere i conti per il titolo. Mancava solo la ciliegina sulla torta, venne messe in Malesia grazie alla nona vittoria stagionale e al podio ottenuto da Barrichello (terzo posto) a Maranello festeggiarono anche per il titolo costruttori (il secondo di fila dopo quello della stagione precedente).

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