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La disperata corsa contro il tempo di Marc Marquez per tornare in moto: “Progressi favorevoli”

Il programma di recupero di Marc Marquez in vista della MotoGP 2022 procede bene: la diplopia all’occhio, che non gli permette ancora di tornare in sella ad una moto, al momento non necessita di un intervento chirurgico.
A cura di Michele Mazzeo
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Marc Marquez prosegue il suo programma di avvicinamento alla prossima stagione della MotoGP. E in tal senso arrivano buone notizie. La diplopia diagnosticatagli dopo la caduta in allenamento che lo ha costretto a saltare l'ultima parte della scorsa stagione infatti per il momento non necessita di un intervento chirurgico (e quindi di un inevitabile ulteriore periodo di riposo assoluto) contrariamente a quanto avvenuto nel 2011 quando per lo stesso problema all'occhio fu operato e poi costretto ad uno stop molto lungo.

A comunicare gli aggiornamenti sulle condizioni dell'otto volte campione del mondo è stata la Honda: "Il pilota del team Repsol Honda, a cui lo scorso ottobre è stato diagnosticato un caso di diplopia a causa della caduta subita in una sessione di allenamento preparatoria per il GP dell'Algarve a Portimao – si legge infatti nella nota diramata dalla casa giapponese –, ha continuato a sottoporsi regolarmente a visite specialistiche con il suo oculista di fiducia per valutare i progressi della sua vista durante questi ultimi due mesi.

In queste visite, il Dr. Sánchez Dalmau – prosegue il comunicato – ha constatato che i progressi della sua vista sono favorevoli e per questo motivo continuerà con un trattamento conservativo durante le prossime settimane. Questa situazione – chiarisce infine la Honda – non impedisce a Márquez di continuare con il suo programma di allenamento fisico per preparare la nuova stagione".

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L'obiettivo di Marc Marquez resta quello di tornare in pista in MotoGP nei primi test precampionato del 2022, in programma il 5 e il 6 febbraio a Sepang in Malesia. Anche se a riguardo c'è ancora un po' di scetticismo dato che, come specificato dalla Honda, il pilota catalano può sì svolgere la preparazione fisica ma ad oggi, a causa della diplopia, non può ancora guidare una moto.

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