La clausola nei contratti di Hamilton e Leclerc spaventa la Ferrari: spunta un catastrofico scenario

L'inverno che porterà alla nuova Formula 1 2026 non è un normale cambio regolamentare per la Ferrari: è il bivio da cui passa la sopravvivenza del progetto.
In mezzo alle polemiche scatenate dalle parole di John Elkann all'indomani del deludente GP del Brasile ad Interlagos, è infatti emersa la presenza di una clausola di uscita nei contratti di Lewis Hamilton e Charles Leclerc, un dettaglio che, ovviamente, non ha mai trovato conferme ufficiali ma che spaventa eccome il Cavallino.

La clausola che mette pressione a Maranello
La struttura dei due accordi è diversa, ma il punto critico è identico: se la monoposto 2026 non permetterà ai piloti di lottare stabilmente per il titolo mondiale, entrambi avranno la possibilità di liberarsi senza penali a fine stagione. È una finestra che Hamilton può sfruttare naturalmente grazie all'opzione sul terzo anno, ma che per Leclerc, formalmente legato a Maranello fino al 2029, rappresenta una novità enorme.
Per il monegasco, infatti, poter lasciare la Ferrari già nel 2026 significa avere tra le mani l'occasione di scegliere un altro top team proprio nel momento di massimo rimescolamento tecnico della categoria. E potrebbe farlo nel caso in cui dovesse terminare la stagione nelle primissime posizioni della classifica iridata piloti, dettaglio che amplifica il grado di rischio per Maranello.

Cosa succede se la Ferrari sbaglia il 2026
Il vero timore è lo scenario che i tifosi della scuderia di Maranello definiscono "catastrofico" e che inevitabilmente spaventa le alte sfere della casa del Cavallino Rampante. Se la prima monoposto della nuova era regolamentare dovesse rivelarsi un flop, la Ferrari non perderebbe solo un anno: perderebbe entrambi i piloti, l'intero impianto tecnico verrebbe rimesso in discussione (con Vasseur e i suoi uomini che difficilmente potrebbero essere riconfermati) e il team sarebbe dunque costretto a una nuova ricostruzione, processo che in Formula 1 significa anni di rincorsa.
Il rischio di un doppio addio di Lewis Hamilton e Charles Leclerc nello stesso momento azzererebbe di fatto tutto il lavoro impostato da Frederic Vasseur, costringendo così la scuderia a ripartire da zero proprio mentre gli avversari consolidano vantaggio e sviluppo. Una prospettiva che a Maranello vogliono evitare a ogni costo.

Le recenti controverse parole del presidente John Elkann, definite ufficiosamente dalla Ferrari come una "critica costruttiva", hanno suscitato grandi polemiche ma non hanno scalfito gli obiettivi a lungo termine dei piloti. Hanno però messo in evidenza quanto sia fragile l'equilibrio interno. Ed è per questo che lo sviluppo della Ferrari F1 2026 sarà osservato come raramente è accaduto negli ultimi anni: dal suo livello dipende non solo il risultato di una stagione, ma il futuro dell'intero progetto sportivo.