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Kimi Antonelli svela i preziosi consigli di Valentino Rossi: “Ecco perché mi ha detto di dire ‘No'”

Il giovane pilota italiano della Mercedes rivela come le parole del Dottore lo abbiano aiutato a cambiare approccio in Formula 1 in questa sua prima stagione nel Circus.
A cura di Michele Mazzeo
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"In Formula 1 è come nuotare in un mare di squali". È con questa consapevolezza, maturata dopo un weekend difficile davanti al proprio pubblico a Imola, che Kimi Antonelli ha deciso di cambiare il proprio modo di affrontare la pressione del Circus. A indicargli la strada è stato Valentino Rossi, uno che di pressione, aspettative e gestione mentale ne sa qualcosa. I suoi consigli si sono rivelati decisivi per il 18enne pilota bolognese della Mercedes, che in questa stagione ha raccolto la sua prima pole position nella Sprint e il primo podio al GP del Canada, ma anche dovuto fare i conti con le difficoltà della tournée europea.

Il confronto tra le due generazioni è avvenuto in pista, nel contesto più naturale possibile: un test sui kart tra il GP della Cina e quello del Giappone, come raccontato dallo stesso Antonelli in un'intervista esclusiva a Crash.net e Racer prima del weekend di Spa.

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"Sono andato al ranch un paio di volte e quest'anno siamo andati a fare kart insieme. È un tipo davvero simpatico con cui passare il tempo. Davvero divertente, un tipo davvero alla mano. Mi ha dato dei consigli. Sicuramente uno di questi è prendermi del tempo per me stesso. Mi diceva che se a volte dico di no non è un problema, perché alla fine ci sono così tante cose che succedono che devo davvero stabilire delle priorità".

Un messaggio semplice ma potentissimo: imparare a dire "no" per non farsi travolgere da tutto ciò che circonda il paddock. Un approccio che Antonelli ha fatto suo dopo Imola, dove – circondato da amici e familiari – si era qualificato 13° prima di ritirarsi. Dopo il GP ha ammesso: "Non ho gestito bene l'energia", ma l'insegnamento di Rossi ha segnato un punto di svolta.

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"Alla fine, sono io che scendo in pista, sono io che guido e ho bisogno di sentirmi rilassato, felice e di avere una buona energia. Questo è uno dei consigli più importanti che mi abbia mai dato, perché ci è passato moltissime volte".

Da quel momento, il pilota italiano ha iniziato a ritagliarsi uno spazio di isolamento mentale prima di ogni sessione: "C'è una camera riservata ai piloti. Vado prima di salire in macchina e replico i giri nella mia testa. Prima non pensavo a questi aspetti. Ora li considero fondamentali per poter dare il 110%".

Valentino Rossi crede davvero in Kimi Antonelli

Il legame tra i due è autentico. Rossi conosce Antonelli da tempo e lo ha visto crescere. In occasione della 6 Ore di Imola del WEC – in cui il Dottore ha chiuso al secondo posto nella classe LMGT3 – ha speso parole importanti per il giovane della Mercedes:

"Kimi non mi ha dato consigli – ha detto a MOW – ma è bastato girare insieme per capire quanto sia curioso e determinato. Le gare endurance lo affascinano, suo papà ha un team in GT e spesso testano insieme. Facciamo tutti il tifo per lui, perché finalmente l'Italia ha un pilota che può davvero vincere in Formula 1".

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Un endorsement chiaro, che Rossi aveva già anticipato mesi fa alla Gazzetta dello Sport: "Antonelli è colui che colmerà la lacuna di un pilota italiano in F1. Lo seguo da quando è piccolino sui kart ma ci siamo conosciuti durante la pandemia, quando abbiamo iniziato a correre al simulatore online. Adesso giriamo spesso insieme, che sia sui kart o in pista, e per me è lui il pilota che può rappresentare bene l'Italia in Formula 1".

"In lui mi rivedo: è sveglio, maturo, ma ha anche quella freschezza che serve per andare lontano", ha aggiunto il Dottore, oggi protagonista con la BMW nel mondiale endurance.

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Un rapporto che va oltre la pista

Nel corso della stagione, Antonelli ha trovato in Rossi una figura di riferimento, dentro e fuori dai circuiti. Durante la pausa estiva ha annunciato che sarà presente anche al GP di San Marino della MotoGP a Misano, pochi giorni dopo quello di F1 a Monza: "Sicuramente durante la pausa estiva, non solo con Vale, ma anche con tutti gli altri piloti. Sono fortunato ad avere un buon rapporto con tutti loro".

Un segnale ulteriore del rispetto che si è guadagnato nel paddock. Perché Antonelli, oltre a rappresentare la grande speranza italiana in F1, ha anche già imparato la lezione più difficile: prima della velocità, serve equilibrio. E se a insegnartelo è uno come Rossi, forse conviene davvero ascoltarlo.

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