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Kart, Luca Corberi si scusa dopo la follia. La mamma: “Senza licenza dovremo licenziare le persone”

Il pilota di kart Luca Corberi e il papà Marco protagonisti del deprecabile comportamento durante la finale del Mondiale Kart a Lonato intervistati dalle Iene chiedono scusa per il loro comportamento. E la mamma lancia un appello: “Lasciateci almeno la licenza del kartodromo altrimenti dovremo licenziare tutte le persone che ci lavorano”.
A cura di Michele Mazzeo
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Il pilota Luca Corberi resosi protagonista della follia nella finale del Mondiale Kart a Lonato chiede scusa per il suo gesto inqualificabile. L'ACI ha momentaneamente sospeso le licenze del ragazzo, del padre Marco Cordero e del Kartodromo South Garda di Lonato di cui è il titolare in attesa che la FIA completi le indagini sull'episodio ed emetta la sua sentenza. Domenica scorsa infatti durante la gara del campionato del mondo di kart, categoria KZ, il 23enne ha scagliato la carena anteriore del suo kart in pista contro l'accorrente Paolo Ippolito reo di averlo fatto finire nella ghiaia dopo un duello ruota a ruota e a quanto avvenuto nell'immediato dopo gara quando lo stesso Luca e il papà Marco Corberi, proprietario del Kartodromo, hanno tentato di farsi nuovamente giustizia da soli aggredendo Ippolito dando così vita ad una rissa.

Il pilota e suo padre hanno chiesto scusa più volte, ma ciò non è servito ad evitare la sospensione delle licenze per i due e per il Kartodromo South Garda di Lonato di cui sono proprietari. Anche durante un'intervista rilasciata alla trasmissione di Italia 1 "Le Iene" sia il 23enne Luca Corberi che il papà Marco sono apparsi realmente pentiti di quanto fatto lo scorso 4 ottobre anche se hanno cercato di giustificare in piccola parte quanto avvenuto.

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Ai microfoni della "Iena" Nicolò De Devitiis però quella che è sembrata più affranta per tutta la situazione è stata la mamma di Luca: "Se sospendono la licenza del kartodromo significa che dovremo chiudere. Dovremo licenziare i dipendenti. Io capisco che abbiamo sbagliato, sono la prima a dire che mio figlio e mio marito hanno sbagliato. Ma non capisco perché farci chiudere. Perché con la sospensione siamo costretti a chiudere. Cosa faremo dopo? Non so che dire".

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