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Jorge Lorenzo e il rapporto con Valentino Rossi: “Due galli. Oggi non posso dire che siamo amici”

Jorge Lorenzo parlando in un podcast ha rievocato i tempi d’oro e ha parlato anche del suo rapporto con Valentino Rossi, suo grandissimo rivale: “Eravamo due galli, due divi”.
A cura di Alessio Morra
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Jorge Lorenzo, ex grande pilota spagnolo, più volte campione del mondo nella MotoGP, è stato protagonista di un podcast nel quale non si è fatto remore a raccontare alcuni dei momenti più importanti della sua carriera, che è passata anche attraverso momenti controversi, come quelli che lo hanno portato a diventare campione del mondo nel 2015. Lorenzo ha parlato anche dell'accesa rivalità con Valentino Rossi.

"Eravamo due galli, due divi molto orgogliosi"

Al podcast di Mig Babol, dell'ex pilota Andrea Migno, il pilota spagnolo, che ora ha deciso di trasferirsi a Dubai, ha toccato anche l'argomento Valentino Rossi, che è stato uno dei suoi grandi rivali. La chiusura del Mondiale 2015, quando Lorenzo con l'ausilio di Marquez riuscì a beffare il ‘Dottore', è una ferita ancora aperta per il pilota italiano.

Ai tempi sono stati rivali acerrimi, si trovarono in quegli pure compagni di squadra, adesso non sono amici né quasi amici, ma hanno rapporti molto cordiali, tanto che Rossi lo ha invitato pure al ranch: "All'epoca, quando eravamo piloti, c'era una tensione totale, perché eravamo iper competitivi. Eravamo due due galli, due divi, molto orgogliosi, pensavamo di essere i migliori, nessuno si metteva in giù, quindi era difficile. Stessa moto, stessa squadra, chi vinceva era il migliore, quindi è stata difficile. Già quando lui è andato alla Ducati la nostra relazione è migliorata, perché eravamo lontani. Quando abbiamo smesso non c'era per noi più bisogno di essere il gallo del pollaio".

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"Oggi non posso dire che siamo siamo amici, però abbiamo una relazione cordiale, lui mi ha invitato, per esempio, al ranch È stato molto divertente. Mi hanno lasciato una moto che avevano senza allenarmi ed è stato difficile perché è una pista lunga e complicata e se non ti alleni ogni giorno è difficile, però l'importante era divertirsi". 

Pregi e difetti di Pedrosa, Stoner e Marquez

Di alcuni suoi precedenti rivali ha fatto anche una disamina parlando di pregi e difetti. Elogi forti per Dani Pedrosa: "Il suo punto forte era il pickup che era estremamente sensibili pulito, quindi in condizioni di poca pioggia o di grip precario, era fortissimo. Lui ha un merito tremendo perché nessun pilota di 50 kg e della sua statura ha fatto quello che ha fatto lui in MotoGP. Però era molto debole in frenata a causa della sua mancanza di forza e di statura, che non lo aiutava nelle frenate e nei cambi di direzioni. Era così piccolo, aveva le ossa deboli e quando cadeva si spaccavano".

Mentre di Casey Stoner apprezzava il talento puro: "Lui era quello con più istinto, più talento, capiva subito i limiti della pista. Se le gare si fossero fatte senza prove libere le avrebbe vinte tutti. Capiva sempre il limite in ogni situazione, in ogni circuiti, lo faceva prima di tutti. Nelle prime prove libere era sempre avanti di due secondi, poi però pian piano lo riprendevamo".

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Pregi e difetti di Marc Marquez: "Lui è un talento della natura, anche fisicamente molto forte. Grande fisico, grandi riflessi, bravissimo nello staccare, stacca tardissimo nelle curve di sinistra, usa poco il frano. Il punto debole è quello che lo ha fatto diventare così forte: non ha paura. Certe volte ha troppa ambizione e nel passato ha fatto errori che gli sono costati gravi infortuni a causa di quella ambizione di vincere sempre".

"Bagnaia mi piace, è un pilota perfettino, un po' come me"

Con Pecco Bagnaia non ha mai corso ma da quanto vede durante la gare lo assimila a lui, Lorenzo nel podcast ha detto: "Bagnaia mi piace perché non molla. Mi piace e lo difendo, pure perché un po' come me. Lui è pilota perfettino ha bisogno tutto sia in ordine, ha bisogno che la moto sia molto stabile e abbia molto grid avanti. Quindi se lui non trova questo questa sensazioni soffre di più che un Stoner e un Marquez".

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