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Helmut Marko spara siluri contro Horner: “Giocava sporco. Verstappen mi difese e mantenni il posto”

Marko è stato un uomo cardine della Red Bull, che ha fondato assieme a Mateschitz. L’austriaco ha chiuso il suo rapporto con il team e ora sparge veleno nei confronti di Christian Horner, ricordando una serie di accadimenti: “Inventava notizie, ha giocato sporco”.
A cura di Alessio Morra
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Non ha perso tempo Helmut Marko. L'ex consigliere della Red Bull a pochi giorni dal suo addio ufficiale alla Red Bull ha parlato del suo vecchio nemico Christian Horner, ed ha lanciato verso l'ex team principal dei dardi infuocati. Anzi, delle vere e proprie palle di fuoco che rendono chiaro il clima che si respirava all'interno della scuderia austriaca, nonostante Verstappen vincesse a profusione.

"Horner venne da me e mi disse: ‘Non arriverà a fine anno'"

Per tanto tempo si è parlato dei dissidi interni all'interno del team. La cacciata di Horner, dopo l'addio di Newey, aveva materialmente confermato tante chiacchiere. Ogni tipo di dubbio prova a toglierlo Marko, che non essendo più uomo della scuderia nell'intervista a De Limburger ha detto di tutto e di più. Horner lo descrive in modo tutt'altro ideale, partendo da un momento particolare: "Io ero il consigliere di Mateschitz. Insieme fondammo il team. Entrammo nel 2005 in F1. Lui mi chiese di vincere un Gp. Nel 2022 eravamo in Austria, in occasione della gara. C'era un evento, una festa. C'era anche Didi (Mateschitz ndr.), ma non si sentiva bene. Horner venne da me e mi disse: ‘Non arriverà a fine anno'".

Christian Horner, Helmut Marko e Mark Mateschitz, il figlio di Dieter fondatore della Red Bull.
Christian Horner, Helmut Marko e Mark Mateschitz, il figlio di Dieter fondatore della Red Bull.

La giravolta di Horner: "Riuscì a ottenere il supporto"

Da quel momento in poi tutto cambia nel team, secondo la versione di Marko: "Christian contattò Charlem Yoocidhya (azionista di maggioranza della Red Bull) per avere il suo supporto. Quando Didì morì alla fine di quell'anno. Horner riuscì a ottenere il suo supporto. Noi fondammo la Red Bull Racing nel 2025 e scegliemmo Horner come team principal. Io rimasi come consulente, ma il potere era in Austria e a nome dell'Austria ho lottato per tenerlo lì il potere".

Le fake news per mettere in difficoltà Marko

Marko ha poi accusato Horner di aver mentito su diversi argomenti e di aver inventato notizie di sana pianta, per provare a metterlo in cattiva luce: "La voce che avrei diffuso la voce il nostro motore Ford sarebbe stato sotto le aspettative non è vera. Non ho mai detto una cosa del genere. Horner mise quella voci in giro per sospendermi. Non è successo per Max mi ha difeso".

Non è stato quello l'unico caso: "Horner mentiva su ogni cosa. Poi anche Chalerm se n'è reso conto. È successo anche quando venne fuori una mia frase su Perez. Avrei detto che i messicani erano meno concentrati degli olandesi e dei tedeschi. Era un'invenzione assoluta".

Marko Horner e Verstappen durante una sessione di prove libere di F1.
Marko Horner e Verstappen durante una sessione di prove libere di F1.

Il Mondiale 2025: "Perdere il campionato così è stato beffardo"

La cacciata di Horner è avvenuta a metà campionato. Da quel momento in poi la Red Bull ha volato. Con il senno di poi sarebbe stato meglio cambiare prima. Marko ne è convinto: "Perdere il campionato del mondo per un soffio in questa stagione mi ha profondamente commosso e mi ha fatto capire chiaramente che ora è il momento giusto per concludere personalmente questo lungo, intenso e ricco capitolo di successi. Le prestazioni in pista non sono state delle migliori. Quest'anno non abbiamo fatto il cambio in tempo; se ci fossimo liberati di lui (Horner) prima, Max Verstappen sarebbe diventato campione e tutto sarebbe stato diverso. Questi ultimi anni con Horner sono stati spiacevoli. C'è stato molto gioco sporco".

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