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Hamilton resta senza parole dopo l’8° posto nel GP del Messico: il gesto a fine gara spiega tutto

Dopo un battibecco a distanza con Leclerc e la penalità di 10 secondi per lo scontro con Verstappen, Lewis Hamilton chiude 8° il GP del Messico. Il gesto a fine gara rivela tutta la sua delusione e la frustrazione accumulata in pista dal pilota Ferrari.
A cura di Michele Mazzeo
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La gara del Gran Premio del Messico della Formula 1 2025 si è rivelata un banco di prova complicatissimo per Lewis Hamilton. Partito dalla terza posizione, il sette volte campione del mondo, che sperava di mettere fine al suo digiuno di podi con la Ferrari, è stato subito coinvolto in due momenti chiave: prima con il compagno di squadra Charles Leclerc, poi con il vecchio rivale Max Verstappen.

Alla prima curva, il monegasco ha tentato una manovra rischiosa spostandosi sulla sinistra e uscendo dal tracciato tagliando la curva per poi rientrare davanti a Hamilton senza subire penalità (ha infatti restituito solo la posizione presa a Norris e poi rimessosi in scia alla McLaren). Qualche giro più tardi, Verstappen ha cercato un sorpasso all'interno della Ferrari numero #44, ma è finito lungo, costringendo il 40enne di Stevenage ad allargare la traiettoria. Alla curva quattro, il britannico ha tagliato la via di fuga rientrando davanti all'olandese, guadagnando però un vantaggio ritenuto illecito dagli steward. La decisione della FIA: 10 secondi di penalità per Hamilton da scontare durante il primo pit-stop, che ha così compromesso la sua gara e l'ha fatto scivolare fino all'ottavo posto.

La risposta via radio non si è fatta attendere. Hamilton ha commentato con frustrazione: "Questi ragazzi sono incredibili, amico. È una m***a, amico. E tutte le altre macchine che hanno imbrogliato?" ha infatti sarcasticamente detto il sette volte iridato nel momento in cui il suo ingegnere di pista Riccardo Adami gli ha comunicato la severa punizione comminatagli dai Commissari FIA riferendosi sia allo stesso Verstappen (anche lui uscito di pista nel duro e lungo scontro tra i due) che al compagno di squadra Charles Leclerc che lo aveva fatto nella primissima curva dopo il via della gara.

Al termine della gara, il comportamento di Hamilton è stato eloquente. Nessun team radio durante il giro d'onore per riportare la vettura nel parco chiuso dopo la bandiera a scacchi della corsa vinta da Norris. E, dopo aver parcheggiato la sua Ferrari, è rimasto in macchina, in silenzio, mentre tutti gli altri piloti scendevano e riponevano i loro volanti. Una scena che testimonia più di ogni parola la delusione e la frustrazione del britannico che ha visto sfumare l'ennesima occasione, forse la più ghiotta, di centrare finalmente il primo podio con indosso i colori del Cavallino Rampante.

Il GP del Messico ha dunque rimesso un po' di tensione all'interno della scuderia di Maranello (l'inglese ha difatti chiesto più volte via radio al muretto della Ferrari che imponessero al compagno di squadra Leclerc di restituirgli la posizione che, secondo lui, aveva guadagnato irregolarmente tagliando la curva nella concitatissima partenza) ma ha anche riacceso la rivalità storica tra Hamilton e Verstappen, dimostrando come ogni scelta, ogni contatto e ogni penalità possano determinare non solo il risultato di una gara, ma anche l'umore dei protagonisti in pista (nelle interviste Tv dopo la gara ha infatti ammesso di essere infuriato con la FIA che non ha punito in egual modo l'olandese della Red Bull).

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