Hamilton racconta agli inglesi cosa lo ha scioccato di più della Ferrari: “È l’unica squadra a farlo”

Sir Lewis Hamilton sta vivendo il suo primo Gran Premio di Gran Bretagna da pilota Ferrari, ma prima di tornare a gareggiare a Silverstone in Formula 1, il sette volte campione del mondo ha raccontato agli inglesi cosa lo ha davvero colpito nei suoi primi mesi a Maranello. Ospite di un evento promozionale a Londra, organizzato dallo sponsor Peroni Nastro Azzurro 0.0%, il 40enne britannico non ha parlato né di aerodinamica né di assetti. A sorprenderlo, più di ogni altra cosa, è stata la cultura quotidiana del team italiano: "Gli italiani? Oh mio Dio. C'è letteralmente un momento programmato nella giornata, il pranzo, che non possono mai, mai saltare".
Una realtà totalmente diversa da quella a cui era abituato nei box di McLaren e Mercedes: "Gli inglesi adoravano il curry, la mia squadra britannica lo portava sempre con sé, quindi la domenica mattina quando arrivavano in pista puzzavano letteralmente. Nella nostra sala macchine c'era sempre puzza di aglio". Un aneddoto che strappa il sorriso, ma che evidenzia quanto possa cambiare anche il clima umano all'interno di una scuderia di Formula 1.

Hamilton ha condiviso l'aneddoto durante la sua partecipazione alla House of Peroni Nastro Azzurro 0.0%, il pop-up che dal 3 al 5 luglio ha portato un angolo d'Italia nel cuore di Covent Garden, a Londra. L'occasione è servita per celebrare il secondo anno di collaborazione tra lo storico marchio italiano e la Scuderia Ferrari, ma anche per promuovere lo stile e la cultura del team di Maranello al pubblico britannico. Con Hamilton a fare da testimonial d'eccezione.
Accompagnato dal conduttore Nick Grimshaw, l'ex Mercedes si è mostrato di ottimo umore, partecipando a una masterclass sulla "pizza n. 44" fatta in suo onore tenuta dal pizzaiolo Michele Pascarella, mentre raccontava il suo personale shock culturale: abbandonare la tradizione anglosassone del curry pre-gara per abbracciare l'irrinunciabile pausa pranzo italiana, anche in officina. "A volte vado dai miei meccanici e mi chiedo: dove sono tutti? Sono a pranzo. Penso che siano l'unica squadra a farlo!" ha infatti raccontato con tono meravigliato.
Oltre all'atmosfera conviviale e al cibo, l'evento ha offerto ai fan anche la possibilità di vedere da vicino una Ferrari F1 showcar, con repliche delle tute e dei caschi personalizzati di Hamilton e Leclerc. Un modo per avvicinare il pubblico inglese alla nuova dimensione "rossa" di Lewis, che da questa stagione ha lasciato la sua comfort zone per abbracciare la sfida più iconica del motorsport.
Con Silverstone 2025 alle porte, quella di domenica sarà la prima gara casalinga di Hamilton in rosso, e il clima sembra già segnato dall'entusiasmo dei tifosi. Ma oltre agli applausi, il pilota ha voluto sottolineare quanto sia affascinato anche dalle differenze più quotidiane: "Gli italiani vivono il lavoro in modo diverso. È un'altra mentalità, è affascinante". Un altro mondo, per chi ha passato una vita tra ingegneri britannici e odore di curry al mattino.