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Delirio d’onnipotenza di Verstappen a Spa: un suo team radio in gara fa tremare la Red Bull

Nel finale del GP del Belgio della Formula 1, il dominatore della gara Max Verstappen è stato protagonista di un team radio da delirio di onnipotenza che ha mandato in apprensione il muretto della Red Bull.
A cura di Michele Mazzeo
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Il GP del Belgio ha confermato la netta superiorità di Max Verstappen e della Red Bull rispetto ai rivali in questo Mondiale di Formula 1 2023. L'olandese, dopo aver vinto in scioltezza la Sprint Race del sabato, ha fatto ancora meglio nella gara della domenica sul circuito di Spa-Francorchamps centrando l'ottavo successo di fila in rimonta dopo esser scattato sesto in griglia di partenza per la penalità rimediata per aver montato il primo cambio extra, rispetto ai quattro consentiti dal regolamento, sulla sua RB19. Sulla pista belga il leader della classifica iridata dopo aver preso la testa della corsa al 17° giro ha imposto un ritmo indemoniato tanto da arrivare alla bandiera a scacchi con un vantaggio di 22 secondi sul compagno di squadra Sergio Perez che aveva preso la testa della corsa al via sorpassando la Ferrari di Charles Leclerc che gli partiva davanti.

Ennesima prova di superiorità dunque per il due volte campione del mondo che ha regalato alla scuderia austriaca la dodicesima vittoria su altrettante gare stagionali (15ª su 15 se si considerano anche le gare sprint) nonostante la partenza ad handicap per la penalità che lo ha costretto a scattare alle spalle delle Ferrari di Leclerc e Sainz, della monoposto gemella del messicano, della Mercedes del rivale Hamilton e della McLaren di Oscar Piastri. Una vittoria portata a casa con relativa tranquillità da parte del 25enne di Hasselt che però ha fatto vivere qualche attimo di preoccupazione al muretto della Red Bull, soprattutto nel finale di gara.

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Quando mancavano dieci giri alla conclusione della corsa infatti Max Verstappen, scherzando, ha aperto le comunicazioni in radio con la squadra mandando un messaggio che ha i crismi del delirio di onnipotenza. "Potrei anche spingere di più e facciamo un altro pitstop? Facciamo fare un po' di allenamento per i pitstop al box" ha difatti detto nel team radio con tono palesemente ironico l'olandese che in quel quel momento non aveva ancora il margine di sicurezza sul secondo per poter effettuare l'ulteriore sosta ai box. Nonostante fosse una evidente provocazione da parte del due volte campione del mondo, la risposta del suo ingegnere di pista, Giampiero Lambiase (con cui ha battibeccato, anche aspramente, per tutto il weekend belga), è stata seria e lapidaria: "No! Questa volta no!" ha difatti chiosato l'italo-britannico mostrando un pizzico di apprensione.

Apprensione nel muretto della Red Bull dettata dalla paura che Max Verstappen replicasse quanto fatto nel finale del GP d'Austria quando, nonostante un margine tutt'altro che sicuro sul più immediato inseguitore, si è fermato al penultimo giro per montare gomme soft e prendersi il punto aggiuntivo effettuando il giro più veloce della gara. Apprensione divenuta ancora più elevata nel momento in cui Lewis Hamilton si è fermato alla penultima tornata per montare gomme nuove e strappare il giro veloce proprio al cannibale olandese che però, questa volta ha tirato dritto arrivando al traguardo "accontentandosi" della sola vittoria e lasciando il punto aggiuntivo per il giro più veloce al britannico della Mercedes. E, come rivelato da Christian Horner dopo la gara, questo è stato anche motivo di ilarità nel muretto Red Bull negli ultimi chilometri della corsa del GP del Belgio con Lambiase che, facendo da spalla allo scherzo di Verstappen, ha chiesto al team principal la possibilità di fare il pitstop aggiuntivo con quest'ultimo sbiancato per quanto appena sentito.

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