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Binotto fa marcia indietro sul prossimo Mondiale F1: “Ferrari non ancora all’altezza”

Il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha voluto smorzare l’entusiasmo dei tifosi del Cavallino creatosi intorno alla nuova vettura con cui Leclerc e Sainz prenderanno parte al Mondiale di Formula 1 2022 nel quale avrà luogo la rivoluzione tecnica. Le prestazioni di Mercedes e Red Bull hanno sorpreso l’ingegnere reggiano.
A cura di Michele Mazzeo
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Raggiunto l'obiettivo nel Mondiale di Formula 1 2021 con il terzo posto nella classifica Costruttori, gli sforzi della Ferrari continuano ad essere rivolti sulla vettura da affidare a Charles Leclerc e Carlos Sainz nel 2022. Complice la rivoluzione tecnica che partirà proprio dalla prossima stagione, dopo un intero anno sacrificato per lavorare sulla nuova monoposto a "effetto suolo", le aspettative dei tifosi del Cavallino in vista del prossimo campionato sono elevate: seppur appare difficile si possa tornare a lottare alla pari per il titolo iridato con i top team, ci si aspetta almeno che i piloti della scuderia di Maranello possano tornare a competere per ottenere qualche vittoria nei singoli Gran Premi (che manca ormai da Singapore 2019) e comunque lottare ad ogni gara per un posto sul podio.

Per quanto i lavori di sviluppo della nuova macchina (con sigla di progetto 672) siano già a buon punto e in casa Ferrari vi sia la consapevolezza che è fondamentale alzare l'asticella in termini di risultati già nella prossima  stagione, il team principal Mattia Binotto, sorpreso dai progressi di Red Bull e Mercedes nella parte finale del Mondiale appena conclusosi, ha smorzato l'entusiasmo dei sostenitori del Cavallino escludendo di fatto, con tutte le incognite del caso, che la vettura sarà all'altezza di quella dei due team che hanno dominato nel 2021:

"Secondo me la squadra sta lavorando bene, ma sappiamo che gli altri sono fortissimi: se sono riusciti a portare delle vetture stellari in pista vuol dire che sono molto competitivi – ha infatti detto l'ingegnere reggiano in un'intervista rilasciata a Motorsport –. Da parte nostra ci stiamo mettendo il massimo impegno: abbiamo dato priorità al 2022 perché sappiamo che c’è qualcosa da recuperare. Non mi sento onestamente ancora alla loro altezza – ha quindi proseguito Binotto –, però la speranza è di contare sulla continua crescita e su una squadra che vedo unita e che sta lavorando bene per avvicinarci ancora e tornare a competere".

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Le preoccupazioni del team principal riguardano soprattutto la potenza del motore che, dato il congelamento dei propulsori, anche per la prossima stagione sarà quello montato sulle SF21 di Leclerc e Sainz nella seconda metà del Mondiale 2021 (con piccoli miglioramenti sul piano dell'affidabilità che potrebbero garantire lo sfruttamento di qualche cavallo in più): "Per quanto riguarda il motore in qualche modo la prestazione raggiunta è congelata, per cui ci si concentra sull’affidabilità e i tempi sono molto stretti" ha difatti aggiunto Mattia Binotto riguardo alla vettura del 2022. Se si tratta di un bluff per nascondersi dagli avversari o di un'analisi realistica e cautelativa lo scoprire solo a febbraio quando la nuova Ferrari sarà chiamata alla prova della pista.

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