Bagnaia allibito dopo il tracollo nella Sprint: “Teoricamente era la moto di Motegi ma in pratica non lo so”

Pecco Bagnaia ha chiuso al quattordicesimo la Sprint Race in Indonesia. Il pilota della Ducati ufficiale si è presentato scuro in volto davanti alle telecamere, allibito, sorpreso e quasi criptico nel parlare di questo risultato visto in pista. Pecco era reduce dalla vittoria della gara in Giappone sul circuito di Motegi con una moto totalmente rinnovata, o meglio, quella usato lo scorso Mondiale che quest'anno era stata affidata a Morbidelli e al team VR46: la Desmosedici GP24. Ma in Indonesia sembra che Baganaia abbia fatto tanti passi indietro. E questo l'ex campione del mondo non se lo spiega:
"Vorrei sapere anche cosa non andasse – ha detto -. Onestamente una settimana fa ho fatto il Bezzecchi della situazione con pole da record e Sprint, oggi come ieri invece mi ritrovo a prima di Misano test". Bagnaia addossa tutte le colpe alla moto: "Non c'è modo di spingere e quando lo faccio ho molti movimenti – aggiunge -. Durante la gara sono rimasto senza in freni, ho dovuto chiudere il gas sul dritto, ho preso 13 secondi dal penultimo e vorrei sapere anche io cosa sia successo". A questo punto dagli studi di Sky Sport fanno la domanda che tutti avrebbero voluto fargli: "Ma era la stessa moto di Motegi? – Bagnaia qui è criptico -. Teoricamente sì. nel senso che teoricamente è quella, ma in pratica non lo so".

Negli ultimi giorni avevano fatto discutere le indiscrezioni secondo cui Bagnaia avesse usato la moto 2024 di Morbidelli in Giappone e anche per questo le parole di Pecco oggi suonano come una critica, come a voler gettare ombre. Bagnaia poi spiega: "Oggi è andata un po' come il resto della stagione a parte Motegi, è sempre la stessa cosa – ha detto -. Questa gara è simile a Barcellona, il grip dietro è molto instabile e difficile perché la mia confidenza con questa moto non è quella che dovrebbe essere". E chiude: "Nonostante la quadra trovata in Giappone qualcosa è cambiato evidentemente".
Bagnaia a questo punto poi specifica: "Non sto guidando la mia moto, onestamente la fortuna di aver avuto la gara di Motegi mi ha aiutato tanto perché almeno tutti i dubbi, che io non ho mai avuto, ma che tante persone avevano, sono spariti e quello sicuramente ha dato una mano anche a livello mentale in questo weekend – e conclude -. Ero convinto di guidare e lottare per le prime posizioni, purtroppo il feeling è tornato a prima di Misano e non so perché. Andavo talmente piano che non penso ci fosse un problema solo e non ho sentito alcuna modifica".