
Spalletti esonerato, Ranieri ha rifiutato: l'Italia si trova senza allenatore e adesso il presidente federale Gravina deve scegliere il nuovo CT azzurro, chiamato a prendere le redini di una situazione molto difficile, con la qualificazione ai prossimi Mondiali a rischio. Il nome favorito di queste ore è quello di Rino Gattuso: in corso dialoghi tra l'ex allenatore di Milan e Napoli e la FIGC. Più dietro altri due ex campioni del mondo del 2006 attualmente liberi: De Rossi e Cannavaro. In calo le quotazioni di Pioli e Mancini.
Abodi: "Il 'no' di Ranieri non è stato a cuor leggero. La maglia dell'Italia non viene rispettata"

Nel momento più delicato per l'Italia calcistica anche il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, è intervenuto sull'attuale situazione in cui versa la Nazionale italiana di calcio e la ricerca del CT dopo l'esonero di Luciano Spalletti e il rifiuto di Claudio Ranieri. Lo ha fatto parlando a margine dell’evento di lancio, in corso a Roma, della quindicesima edizione di ‘Mediterraneo da remare', la campagna promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Fondazione Marevivo per contrastare ogni forma di inquinamento dei mari e dei bacini idrografici.
Riguardo al rifiuto di Ranieri il ministro ha una sua visione: "Il ‘no’ di Ranieri all’Italia non penso sia stato a cuor leggero, è il frutto di una valutazione di una persona retta che ha dei principi morali forti e un amore nei confronti del calcio sano. In parte ritengo sia il no a condizioni con le quali Ranieri non sa lavorare".
Il quadro che dipinge dell'intero movimento calcistico italiano è invece molto più preoccupante: "Oggi non ci sono le premesse migliori per la qualificazione al mondiale, anche se il percorso è ancora lungo. A volte si perde anche quando si vince e questo associa la prestazione con la Norvegia e quella con la Moldova. Abbiamo vinto ma abbiamo dato la sensazione di una maglia azzurra che non viene profondamente rispettata e questo la passione popolare percepisce.
Chi è responsabile della situazione della Nazionale? Chi deve riflettere non è solo una persona, è un sistema, perché quando un presidente federale viene eletto con il 98% sono tutte le componenti che devono capire come dare un contributo per cambiare qualcosa che non è solo il cambio dell’allenatore ma un cambio culturale, di un approccio e comportamentale".
Al netto di ciò il ministro Abodi ha voluto condannare pubblicamente le modalità con cui è andato in scena l'addio pubblico di Luciano Spalletti alla Nazionale: "Il presidente federale è il più esposto e risponde, mentre a pagare in questo caso è l’allenatore. Le valutazioni tecniche non le commento, ma le modalità con cui si è consumato il distacco lasciano perplessi" ha infatti chiosato il ministro a riguardo.
Dialogo aperto tra la FIGC e Gattuso: primi contatti tra le parti

La FIGC guidata da Gabriele Gravina sta andando forte su Gennaro Gattuso come prossimo CT dell'Italia. Secondo Sky Sport ci sono stati i primi contatti tra le parti per cercare di definire l'accordo.
Il prossimo sarà il CT numero 22 della Nazionale
Luciano Spalletti è stato il ventunesimo commissario tecnico della Nazionale Italiana in 115 anni di Azzurro. Ora è arrivato il momento di aprire le porte al prossimo commissario tecnico che potrebbe essere Gattuso. Nella storia, quello che ha diretto la Nazionale in più partite è stato Vittorio Pozzo: 95 volte.
Gattuso fa uno scatto per la panchina della Nazionale: sembra il favorito
Secondo le ultime indiscrezioni, riportate anche da Sky, starebbe avanzando Gennaro Gattuso, che pur non essendo reduce da annate particolarmente brillanti pare il preferito tra i ‘campioni del 2006'.

La Federazione prende tempo per scegliere il CT: restano quattro candidati
La situazione all'apparenza è intricata, ma in realtà è molto più semplice di quanto sembri. L'Italia ha deciso di voltare pagina e cerca un nuovo allenatore per la Nazionale, vuole un normalizzatore. Per questo Ranieri era in pole position, ma Sir Claudio ha detto no. Pure Pioli sembra lontano, ha detto sì alla Fiorentina. Ancelotti e Allegri hanno firmato un contratto, con Brasile e Milan. L'unico normalizzatore è Mancini, che si è ricandidato e che aspetta una chiamata. Gravina nicchia. Le alternative non sono tante: Gattuso, De Rossi e Cannavaro, ex campioni, campioni del 2006, ma che in panchina non hanno sempre convinto.
La situazione dell'Italia nelle Qualificazioni ai Mondiali 2026
L'Italia ha 3 punti, ha vinto una partita e persa una partita. Con una differenza reti di -1. La Norvegia invece è al comando, a punteggio pieno, con 12 punti e differenza reti di +11.
Quando torna in campo la Nazionale
Bisogna fare presto, ma non bisogna soprattutto sbagliare. Perché l'Italia è in una condizione complicata, ma di tempo ce n'è. Gli Azzurri torneranno in campo infatti il 5 settembre per la partita con l'Estonia.
Il nome di Stefano Pioli per l'Italia perde quota
Pioli era il prescelto di Gravina un anno fa, dopo gli Europei, ora è in Arabia Saudita all'Al Nassr, in procinto di andare via. Pioli sarebbe in parola con la Fiorentina, che lo sta corteggiando da giorni. L'ok al club viola potrebbe essere un ostacolo per il sì all'Italia.

Quante possibilità ci sono per il ritorno di Roberto Mancini
Il c.t. della Nazionale, in una fase così delicata, dovrebbe essere molto esperto. E va da sé che la possibilità di un Mancini bis sia forte. Lui tornerebbe volentieri, ma ci sarebbe da ricucire con il presidente Gravina. Per amor di patria si potrebbe cancellare tutto. Il suo nome è caldo, ma non è il più forte al momento.

Quali sono i favoriti per la panchina dell'Italia: i nomi dei possibili allenatori
Adesso are delle previsioni è molto complicati. In questo momento si fanno con forza i nomi di tre campioni del mondo del 2006 e cioè Fabio Cannavaro, Daniele De Rossi e Gennaro Gattuso, in rigoroso ordine alfabetico. Sullo sfondo c'è Roberto Mancini, che ha detto di essersi pentito dell'addio all'Italia, ma che non si è lasciato bene con il presidente federale.
Gravina che ha esonerato Spalletti senza avere un sostituto
Spalletti è andato via, Ranieri ha detto no. La posizione di Pioli è in calo. L'unica certezza è che l'esonero è stato effettuato senza avere tra le mani già un sostituto vero. L'allenatore della Nazionale ora dovrà essere scelto e i contatti dovranno essere velocemente effettuati, perché non c'è tanto tempo da perdere.

Il no di Ranieri: "Decisione mia, resto alla Roma"
Il presidente federale Gabriele Gravina aveva puntato tutto su Claudio Ranieri, sospinto anche dal parere favorevole pressoché unanime di tifosi e media, come successore dell'esonerato Luciano Spalletti, ma il 73enne romano ha deciso di non accettare l'offerta, scegliendo di dedicarsi completamente alla Roma, dove ricoprirà il ruolo di consigliere della proprietà.
"Ringrazio il presidente Gravina per l'opportunità, un grande onore – ha detto al riguardo Ranieri – ma ho riflettuto ed ho deciso di restare a disposizione della Roma nel mio nuovo incarico in modo totale. I Friedkin mi hanno dato il loro pieno supporto e appoggio per qualsiasi decisione avessi preso riguardo alla Nazionale, ma la decisione è solo mia".
Chi sarà il nuovo CT dell'Italia, tutti i nomi

Gravina deve fare in fretta per scegliere il nuovo CT dell'Italia e non sono molti i nomi rimasti sul tavolo: fino a qualche ora fa sembrava Stefano Pioli l'alternativa principale a Claudio Ranieri (che poi ha rifiutato), ma adesso il nome del tecnico emiliano (attualmente sotto contratto con l'Al Nassr per altri due anni, a 12 milioni netti a stagione) appare in calo. Resiste – a questo punto in pole – l'ex CT Roberto Mancini, mentre altre piste portano ad altri nomi ugualmente liberi in questo momento, come gli ex campioni del mondo di Berlino nel 2006 Daniele De Rossi, Rino Gattuso e Fabio Cannavaro.