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Elisa Di Francisca a Fanpage.it: “Olimpiadi, io sono ferma. In caso di rinvio potrei rinunciare”

I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono a rischio rinvio: il CIO prenderà una decisione definitiva entro quattro settimane. Elisa Di Francisca, campionessa olimpica e vincitrice della Coppa del Mondo per due volte, ha raccontato a Fanpage.it come sta vivendo questa situazione: “Non sapere se queste Olimpiadi si svolgeranno o meno un po’ mi preoccupa. Non mi sto allenando come dovrei, viviamo nell’incertezza”.
A cura di Vito Lamorte
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C'è grande confusione intorno alle Olimpiadi 2020. Il CIO, che aveva confermato l'appuntamento con Tokyo 2020 con un comunicato, nelle scorse ore ha aperto ufficialmente al rinvio a causa del Coronavirus, con decisione finale da prendere entro quattro settimane. Per capire come stanno vivendo questo momento di incertezza gli atleti che dovrebbero volare in Giappone abbiamo parlato con la straordinaria fiorettista Elisa Di Francisca. La campionessa olimpica ai Giochi di Londra 2012, sia nell'individuale sia nella gara a squadre; medaglia d'argento a di Rio de Janeiro nel 2016 nella prova individuale e vincitrice della Coppa del Mondo nel 2011 e nel 2015, ha raccontato ai microfoni di Fanpage.it come sta vivendo il periodo di restrizioni imposte dal Covid-19 e tutti i suoi i dubbi in chiave Olimpiadi.

Elisa, come sta? Dove sta passando questo isolamento dovuto all’emergenza Coronavirus?
"Tutto bene. Sono a Roma con la mia famiglia. Approfitto di questa situazione per passare del tempo in più con mio figlio e con la mia famiglia. Proviamo a fare tante cose che di solito non abbiamo tempo per fare insieme. Sto diventando bravissima ad accorgermi delle cose fuori posto perché non andando di fretta noto subito le differenze".

Quanto le sembra lontana la tappa della Coppa del Mondo di Kazan dello scorso 22 febbraio?
"Tantissimo. Sembra lontanissima. Mi sembra sinceramente di aver smesso un'altra volta per la maternità".

Il CIO sta valutando un eventuale rinvio per le Olimpiadi. Lei come sta vivendo la situazione?
"Sinceramente con un po' di ansia. Non avere la certezza di sapere se queste Olimpiadi si svolgeranno o meno un po' mi preoccupa. Appena sento qualche notizia cerco di capire se hanno preso una decisione oppure no, se ci sono novità. Sono ferma da 10/15 giorni e non mi sto allenando come dovrei. Sto facendo delle cose sul tappetino per braccia e gambe ma non prendo il fioretto, non faccio lezione e non tiro con i miei compagni di squadra. La situazione un po' mi preoccupa: dal canto loro capisco che non siano in grado di prendere una decisione con molto anticipo e stanno cercando di capire l'andamento di questo virus però noi avremo la prossima gara di Coppa del Mondo a maggio in Germania e a quel punto, vedendo la situazione degli altri stati, è probabile che loro stiano passando quello che stiamo vivendo noi ora. Vedo lontana anche la Coppa del Mondo".

Come si prepara un’atleta che non ha la certezza della partenza dell’evento.
"Stiamo aspettando. Non ci sono grosse disposizioni per ora e viviamo nell'incertezza. Io stavo aspettando di fare questa gara a Los Angeles domenica scorsa mentre altri sarebbero andati in vacanza per staccare un po' prima di rimettersi a lavoro per la preparazione. Io avevo pensato di non fermarmi perché non volevo interrompere gli allenamenti e restare costante, sempre in attività, ma è arrivato lo stop forzato e siamo così in ‘vacanza'".

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Si sta confrontando con le compagne di squadra o altri atleti? Qual è il pensiero diffuso?
"Siamo in contatto ma non ci diciamo quello che facciamo. So che alcuni preparatori atletici hanno mandato dei programmi da fare in casa che servono sia a livello fisico che a livello mentale, visto che siamo passati da fare ore di allenamento a zero e questo può diventare un problema".

C’è il timore che gli interessi prevalgano sull’attenzione alla sicurezza degli atleti?
"No, non credo. Penso che prenderanno decisioni ponderate. Le Olimpiadi sono un evento talmente grande che non credo possano prendere delle decisioni a scapito degli atleti".

Potrebbe essere la sua prima Olimpiade da mamma. Nel caso si potesse partire per Tokyo, suo figlio verrebbe con lei?
"In queste condizioni direi proprio di no e se dovessero essere confermate le Olimpiadi lo lascerò a casa con la famiglia. Se non ci fosse stato tutto questo ci avevo pensato per fargli vivere un'esperienza diversa ma, allo stesso tempo, io non avrei potuto passare molto tempo con lui perché saremmo partiti 10 giorni prima per abituarci al fuso orario e poi tutti gli impegni".

Un eventuale rinvio delle Olimpiadi al 2021 o al 2022 come cambierebbe le sue prospettive?
"Tanto, cambierebbe tanto. Volevo fare queste Olimpiadi e poi pensavo ad un altro figlio. Ci sto pensando da tempo e nel caso dovesse arrivare uno spostamento delle Olimpiadi è probabile che sarei costretta a prendere una decisione e a rinunciare".

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