Pogacar gigantesco anche sul Mont Ventoux: in uno scenario lunare doma Vingegaard e blinda la maglia gialla

Il Mont Ventoux ha regalato uno straordinario spettacolo nei suoi 15 chilometri finali che si sono conclusi in un paesaggio lunare, dove Pogacar e Vingegaard si sono dati battaglia con scatti e contro scatti: il danese è stato di parola, "meglio ultimo che secondo" aveva detto alla vigilia di una frazione imponente. E il Gigante di Provenza, a oltre 1.900 metri, ha visto ancora una volta il dominio di Pogacar, gigantesco nel gestire i tentativi di Vingegaard restandogli attaccato come con la colla, senza mai mostrare un attimo di cedimento, fino allo scatto sul muro finale dove ha messo la propria maglia gialla davanti a quella della Visma del suo avversario di sempre. Uno sprint che non valeva per la vittoria, ma che ha avuto un ulteriore fortissimo significato simbolico.
La sfida a due tra Vingegaard e Pogaar ha ridimensionato ciò che è accaduto al traguardo, dove per primo è arrivato lo straordinario Paret-Peintre, francese della Soudal orfana di Evenepoel, protagonista in testa alla corsa, gestendo la mini fuga e chiudendo su uno scatenato Ben Healy che ha ulteriormente migliorato la propria classifica generale e arrivato secondo sul Mont Ventoux.
Cos'è accaduto tra Pogacar e Vingegaard sulla rampa mitica del Mont Ventoux
Si arrivava dal riposo, l'ultimo prima della terza settimana e tutti erano in ansia di capire come stessero i due protagonisti principali: risposta? Benissimo, a tal punto di aver recuperato 5 minuti dai primi in fuga in una manciata di chilometri sulle rampe mitiche del Gigante di Provenza, il Mont Ventoux con un traguardo dalla scenografia lunare. Non hanno corso per vincere la tappa, ma hanno dato spazio ad un duello da brividi che ha confermato come il Tour sia sempre più e solo una gara a due. Con Vingegaard che ha fatto l'impossibile, scattando per tre volte in faccia a Pogacar e che poi ha dovuto reagire al tentativo dello sloveno. Che non ha mai accennato alcun cedimento, per poi chiudere prima sul traguardo, nell'ennesimo segnale di potere, oramai assoluto.
Paret-Peintre riporta la Francia in festa al Tour
Una sfida che ha messo in disparte anche l'altro eroe di giornata, Valentin Paret-Peintre, un francese che ha riportato i padroni di casa a festeggiare la vittoria di una tappa. Un evento eccezionale se si pensa che un francese non vinceva una frazione al Tour de France da 40 anni: l'ultima vittoria risaliva al 1985, quando Bernard Hinault vinse proprio il Tour, incluso il trionfo nella 16esima tappa.